Umanista e uomo politico (Venezia 1390 - ivi 1454). Fu allievo, a Padova, di G. Barzizza e studiò poi a Venezia il greco con Guarino: frutto di questi ultimi studî fu la traduzione (1415) dell'Aristide e del Catone Maggiore di Plutarco. Passato a Firenze, entrò in relazione con i maggiori rappresentanti dell'umanesimo di quella città e scrisse per le nozze di Lorenzo di Giovanni de' Medici il grazioso trattatello De re uxoria (1416). Da questo momento ebbe inizio la sua attività pubblica, che lo portò a ricoprire importanti incarichi politici, amministrativi e militari (nel 1439, capitano a Brescia, si distinse nella difesa della città contro l'assedio di N. Piccinino) e si concluse nel 1452 con la nomina a procuratore di S. Marco. Il suo vasto epistolario, oltre a darci viva testimonianza dei suoi interessi religiosi, politici e letterarî, costituisce anche una preziosa fonte storica.