ASDRUBALI, Francesco
Nato a Loreto nel 1756, da Gaetano, studiò medicina nell'ateneo romano, dimostrando presto molto interesse per l'ostetricia.
Le condizioni dell'insegnamento di questa disciplina a Roma erano in quel tempo assai scadenti, e solo sotto il pontificato di Pio VI si pensò di fondare a Roma una cattedra d'ostetricia separata da quella di chirurgia. L'A. fu così mandato a Parigi per incarico del governo pontificio, con lo stipendio di 200 scudi l'anno, per perfezionarsi in tale materia, e qui, dal 1784 al 1786, lavorò intensamente sotto la guida di Alphonse Le-Roy e fu in stretti rapporti con il Baudelocque. Ritornato a Roma, ottenne nell'Archiginnasio della Sapienza la cattedra d'ostetricia, che fu appunto istituita nel 1786.
L'insegnamento di questa materia mancava tuttavia d'una clinica, dove fossero ammessi gli studenti, ed il professore faceva le dimostrazioni su di un fantoccio. Soltanto le levatrici venivano istruite praticamente sulle partorienti nell'Arcispedale di S. Rocco. In questo ospedale l'A. fu loro precettore.
Egli fu socio del Collegio medico e direttore della clinica della maternità, membro delle Accademie mediche di Bruxelles, di Napoli e di Perugia.
È ricordato come valido insegnante: suoi allievi furono il Sernicoli, il Leonardi e il Savezzi; ma fu innanzitutto un ottimo operatore. Ideò le forbici embriotomiche, che portano il suo nome o, impropriamente, quello del Dubois, e che fanno ancora parte dello strumentario ostetrico.
Nel 1795 pubblicò a Roma Elementi di ostetricia, in due tomi, che dedicò al papa Pio VI, e, nel 1812, ne fece, sempre a Roma, una ristampa riveduta col titolo Trattato generale di ostetricia teoretica e pratica, in 5 tomi, dedicato a Giuseppe Sideo: in essa è inserito il Saggio storico critico dell'ostetricia di F. Sernicoli. È da segnalare, in quest'opera, l'originale descrizione del parto per il vertice con rotazione sacrale dell'occipite.
Nel 1826 uscì a Roma la sua ultima opera importante, il Manuale clinico di ostetricia. Morì a Roma il 7 luglio 1832.
Fonti e Bibl.: S. De Renzi, Storia della medicina in Italia, Napoli 1848, V, pp. 830, 887, 935; Bibliografia Romana, I, Roma 1880, p. 21, sub voce; F. La Torre, L'utero attraverso i secoli, Città di Castello 1917, p. 570; A. Hirsch, Biographisches Lexikon, I, Berlin-Wien 1929, p. 222; G. Natalucci, Medici insigni... nati nelle Marche, Falerone 1934, pp. 17 s.; A. Castiglioni, Storia della Medicina, Milano 1936, pp. 549, 617.