ARSILLI, Francesco
Nato a Sinigaglia, pare, intorno al 1472, soggiornò lungamente a Roma, ai tempi di Leone X e di Clemente VII, tenendosi lontano dalla corte per amore della propria libertà, bazzicando con i poeti e poetando egli stesso (Amorum libr: III; Pirmilleidos libri tres, in lode d'una Pirmilla da lui amata; Piscatio, ecc.), mentre esercitava la professione di medico. Amico del pittore Sebastiano del Piombo, che lo ritrasse in un quadro, identificabile, pare certo, con quello della famiglia Augusti di Sinigaglia, ricordò e giudicò i poeti latini contemporanei, esaltandoli, nel poemetto De poëtis urbanis, stampato nel 1524 con l'altro poemetto, non meno noto, Coryciana, da Blosio Palladio. Morì intorno al 1540.
Bibl.: G. M. Mazzuchelli, Scrittori d'Italia, s. v.; R. Francolini, Notizie di F. Argilli e del cod. delle sue poesie, in Poesie latine di F. A. medico e poeta senigalliese del sec. XVI, Sinigaglia 1837; sui Coryciana, v. L. Geiger, in Vierteljahrsschrift für Kultur u. Litter. d. Renaissance, I (1885), pp. 145-161.