ARRIGONI, Francesco
Nacque a Ferrara con ogni probabilità agli inizi del sec. XVI. Appartenne a una famiglia di origine bergamasca trasferitasi successivamente a Mantova, dove fu investita del marchesato di Villadenti. L'A. fu musico della Cappella ducale e si deve all'opera sua, insieme con quella dei più giovani Francesco (dalla) Viola e Giulio Fiesco (Fiessi), l'affermarsi di una vita musicale specificatamente ferrarese. Godette di vasta reputazione, tanto che ancora cinquant'anni dopo la sua morte, avvenuta intorno al 1570, le sue composizioni venivano eseguite in Ferrara. Nulla, però, della sua produzione, che ancora nel sec. XVIII era conosciuta, ci è pervenuto.
Della produzione dell'A. il Bennati, invece, scrive che "si conosce solamente La penitente d'Egitto,oratorio dedicato all'Accademia della Musica della Morte di Ferrara (Ferrara 1659)", e anche il Paumgartner scrive lo stesso (in Die Musik... ). Sembra però più attendibile ritenere che l'oratorio sia stato soltanto eseguito m quella Accademia (fondata presso la chiesa della Confraternita della Morte nel 1592, circa ventidue anni dopo la presunta morte dell'A.), o che l'oratorio appartenga ad un omonimo A. F. (forse un parente), musicista alla Cappella ducale di Ferrara nella prima metà del secolo XVII, citato dal Paumgartner.
Bibl.: A. Suiperbi, Apparato de gli huomini illustri della città di Ferrara, Ferrara 1620, pp. 129 s.; F. Borsetti Ferranti Bolani, Historiae almi Ferrariae gymnasii, II, Ferrariae 1735, p. 464; G. Baruffaldi, Notizie istoriche delle Accademie Letterarie Ferraresi, Ferrara 1787, p. 54; N. Bennati, Musicisti ferraresi,Ferrara 1901, p. s.; F. Pasini Frassoni, Diz. storico-araldico dell'antico ducato di Ferrara, Roma 1914, p. 34; Die Musik in Geschichte und Gegenwart, I, col. 677.