BAGNATO, Francesco Antonio
Nacque in Altshausen (Württemberg) il 15 giugno 1731. Figlio dell'architetto Giovanni Gaspare, incominciò la sua attività collaborando con il padre in opere d'architettura, nelle quali eseguì poi sovente anche le decorazioni a stucco negli interni e sulle facciate (stemmi araldici, cornici). Troviamo per la prima volta il suo nome a proposito della parrocchiale di S. Biagio a Ehingen (1758), dove eseguì il coro, con ornati e medaglioni a stucco; ma aveva già forse lavorato con il padre a Obermarchtal e gli succedette poi in complessi lasciati incompiuti, come ad Altshausen, ove eseguì l'orangerie del castello (gli sono pure attribuiti gli ornati classici che la decorano). Ereditò dal padre il titolo di architetto-capo dell'Ordine dei cavalieri teutonici.
Morì il 17 giugno 1810.
Il suo stile non rivela caratteri d'originalità, il che rende ancor più arduo individuare la sua mano negli edifici che eseguì parzialmente; fu in genere elogiato per la sobrietà dei partiti architettonici, che ripetono le idee paterne, accentuandone la monotonia. Il portale del palazzo dell'Ordine teutonico a Friburgo in Brisgovia (1768), che sembra eseguito su suo disegno, è di gusto greve e impacciato, semplificando ma non snellendo gli schemi di vecchia tradizione barocca. Più elegante la sua attività come decoratore, specialmente quella, assai nota, nel castello di Mergentheim (sala del capitolo), volgente a effetti di moderato classicismo. Nelle opere giovanili, il suo operato di stuccatore può confondersi con quello, di ben maggiore levatura, dei Pozzi (Francesco e figli), che si trovarono sovente a lavorare negli edifici eretti dai Bagnato.
Opere d'architettura: 1758, Ehingen: chiesa di S. Biagio, coro; 1758 circa, Benzingen: casa parrocch.; 1760, Kalkofen (circond.): cappella di S. Eulogio e castello (attrib.); 1762, Liggersdorf (Hohenzollern): parrocchia (vari lavori); Oberndorf-Heggelbach: cappella di S. Giorgio; 1766, Meersburg (Costanza): cappella del seminario (progetto attrib.); 1767, Oberdischingen (Ehingen): chiesa parrocchiale (progetto; esecuz. parziale); Oberkirchberg (Ulm): castello (poi modificato); 1769-71, Waldstetten (Baviera): casa della dogana; 1771, Messkirch (Costanza): chiesa parrocch. (poi modificata); 1773, Oberrimsingen (Brisgovia): castello (progetto), Andlau (Alsazia): casa dei caval. teutonici, vari lavori; 1774, Altshausen (Württemberg), castello: orangerie; 1780-90, Beuggen (Renania): casa dei caval. teutonici (vari interventi); Hitzkirch (Lucerna): casa dei caval. teutonici (conclusione dei lavori); 1788, Ueberlingen (Costanza): Casa del grano; 1789, Wangen (Allgäu): casa dei caval. teutonici; 1793-1796, Achstetten: castello (costruz. parziale); 1803, Liggersdorf: casa dei caval. teutonici (progetto).
Principali opere attribuite, non datate: Birndorf: chiesa parrocch.; Bürgel: castello; Dingelsdorf: chiesa; Dogern: chiesa; Grafenhausen: chiesa; Granheim: palazzo pubblico; Herten: chiesa parrocch.; Pfullendorf: palazzo pubblico.
Decorazioni a stucco: Altshausen, castello; Buchau, castello (ala occidentale); Ehingen: chiesa di S. Biagio (1758); Meersburg, cappella del seminario (1766); Mergentheim, castello (sala capitolare, 1777-82); Oberkirchberg, castello.
Bibl.: K. Bauch, Freiburg im Breisgau, Freiburg i. Br. s. d., p. 28; M. Schefold, Kloster Obermarchtal, Augsburg 1927, passim; G. Wasmuth, Lexikon der Baukunst, I, Berlin 1929, p. 288; L'opera del genio italiano all'estero, F. Hermanin, Gli artisti in Germania, I, Roma 1934, p. 154; II, ibid. 1935, p. 64; G. Dehio, Handbuch der deutschen Künstdenkmäler, III, Berlin 1934, v. Indice; J. Wohleb, Das Lebenswerk der Deutschordensbaumeister Johann Kaspar und Franz Anton B.,in Zeitschrift für württembergische Landesgeschichte, n. s., XI(1952),pp. 207-24 (con bibl. in nota); G. Dehio e E. Gall., Handbuch der deutschen Künstdenkmäler, Oestliches Schwaben, München-Berlin 1954, v. Indice; Id., ... Westliches Schwaben, München-Berlin 1956, v. Indice; U.Thieme-F. Becker, Künstler-Lexikon,II, p. 360 (sub voce Bagnato G. Gaspare).