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ALIDOSI, Francesco

di Romeo Galli - Enciclopedia Italiana (1929)
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ALIDOSI, Francesco

Romeo Galli

Nato a Castel del Rio, tra il 1450 e il 1460, fu, giovanetto ancora, mandato a Roma e accolto tra i familiari di Sisto IV. Bello di aspetto, gentile di maniere, eloquente, vivace e mobilissimo di carattere, ebbe una giovinezza avventurosa, finché, entrato in prelatura, divenne segretario e confidente del card. Giuliano Della Rovere, il quale, asceso al pontificato col nome di Giulio II, lo colmò di benefizî e lo creò vescovo di Mileto e tesoriere generale. Morto il cardinale Ascanio Sforza, vescovo di Pavia, l'A. fu chiamato a sostituirlo ed elevato poscia, non senza contrasti del Sacro Collegio, al cardinalato. Il 19 maggio 1508, accettò, dopo averla sollecitata, la carica di legato a Bologna, inizio della sua rovina. Qui, infatti, incontrò subito l'ostilità dei numerosi partigiani dello scacciato Bentivoglio. Giulio II lo munì di ampî poteri e più tardi gli affidò anche la legazione delle Romagne e delle Marche. Dopo la battaglia di Agnadello (14 maggio 1509), l'A. ricevette in consegna dai Veneziani le città da essi occupate in Romagna: Ravenna, Cervia, Faenza, Brisighella, ecc. Quando Giulio II per continuare la guerra giunse a Bologna (22 settembre 1510), i Bolognesi si querelarono contro il legato, e il duca di Urbino, comandante dell'esercito pontificio, dubitando di segrete intelligenze dell'A. col nemico, lo fece imprigionare in Modena (7 ottobre 1510), e lo mandò sotto buona scorta a Bologna. Il Papa lo liberò subito; anzi lo elesse vescovo della città e lo ebbe con sé all'assedio della Mirandola, poi a Ravenna e di nuovo a Bologna, donde Giulio si allontanò all'avvicinarsi dei Francesi. Poco prima che la città si arrendesse (23 luglio 1511), l'A., per sfuggire al risentimento popolare, riparò nella rocca di Porta Galliera, e di là, prima nel dominio paterno, poscia a Ravenna presso il Papa. Qui accorse pure il vinto duca d'Urbino, il quale, accolto freddamente da Giulio II, che lo faceva responsabile della perdita di Bologna, s'invelenì sempre più contro il legato. E qualche giorno dopo, incontratolo mentre usciva dall'udienza, gli si lanciò addosso, lo trasse giù dalla mula, e, feritolo in un fianco, l'abbandonò a' suoi che ne fecero scempio. Spirò poco dopo, 24 maggio 1511, mormorando: propter peccata mea; fu sepolto nel duomo di Ravenna. La sua effigie è raffigurata in un bel ritratto attribuito a Raffaello, nel museo del Prado a Madrid, in un bassorilievo di bronzo al museo del Louvre di Parigi, e in una medaglia di bronzo di squisita fattura, dovuta a un medaglista della scuola del Francia.

Vedi anche
Sisto IV papa Francesco della Rovere (Celle Ligure 1414 - Roma 1484), di antica famiglia savonese, entrato nell'ordine dei frati minori conventuali, dei quali divenne ministro generale nel 1464, si addottorò nel 1444 a Padova; successivamente insegnò teologia, logica e filosofia a Padova, Bologna, Firenze, Perugia ... Raffaèllo Sanzio Pittore e architetto (Urbino 1483 - Roma 1520). Figlio di Giovanni Santi R. poté ricevere dal padre, morto nel 1494, solo un primo indirizzo alla pittura. Grande importanza ebbero invece per la sua formazione artistica le suggestioni artistico-letterarie della corte urbinate, dove nella seconda metà ... Alidòsi Famiglia feudale il cui capostipite sembra essere stato Alidosio de Malaparte, vissuto verso la metà del sec. 12º. Nel 1209 due membri della famiglia ebbero in feudo da Ottone IV la terra di Massa di S. Ambrogio, in val di Santerno. Nel sec. 13º, rafforzata la sua posizione in Toscana, la famiglia s'insediò ... Francésco Marìa I della Rovere duca d'Urbino Figlio (n. 1490 - m. Pesaro 1538) di Giovanni della Rovere e di Giovanna, figlia di Federico duca di Urbino; successe allo zio materno Guidobaldo I d'Urbino nel 1508. Nominato dallo zio, papa Giulio II, capitano generale delle truppe pontificie, combatté contro Venezia (1509) e Ferrara (1511), subendo ...
Tag
  • BATTAGLIA DI AGNADELLO
  • GIULIANO DELLA ROVERE
  • MUSEO DEL LOUVRE
  • MUSEO DEL PRADO
  • ASCANIO SFORZA
Altri risultati per ALIDOSI, Francesco
  • Alidòsi, Francesco
    Enciclopedia on line
    Cardinale, discendente della famiglia imolese (Castel del Rio 1455 circa - Ravenna 1511); da Giulio II, di cui era stato segretario, fu creato vescovo di Mileto (1504), poi di Pavia e cardinale (1505), e legato di Bologna (1508) ove la sua durezza rinfocolò l'avversione dei partigiani dei Bentivoglio; ...
  • ALIDOSI, Francesco, detto il Cardinal di Pavia
    Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 2 (1960)
    Gaspare De Caro Nacque in Castel del Rio, presso Imola, intorno al 1455. Terzo dei sei figli maschi di Giovanni, signore di Castel del Rio e Massa Alidosio, fu avviato alla carriera ecclesiastica e frequentò i corsi di teologia presso lo Studio di Bologna. Giovanissimo, forse per l'intercessione di ...
Vocabolario
àlido
alido àlido agg. e s. m. [variante di arido], tosc. – 1. agg. a. Arido, secco, asciutto, riferito spec. all’aria o al terreno: oh alide ali dell’aria Ora son io l’agave che s’abbarbica al crepaccio Dello scoglio (Montale); anche di piante...
francésco
francesco francésco agg. e s. m. [dal lat. tardo Franciscus, der. di Francus «franco1»] (pl. m. -chi), ant. – Francese: La terra che fé già la lunga prova E di Franceschi sanguinoso mucchio (Dante); i modi e le cadenze della prosa f. (D’Annunzio)....
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