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AGLIETTI, Francesco

di Giovanni Cagneto - Enciclopedia Italiana (1929)
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AGLIETTI, Francesco

Giovanni Cagneto

Figlio di Giambattista, fiorentino, e di Angela Grisser, oriunda tedesca, nacque a Brescia il 31 ottobre 1757. Trasferitosi ancor fanciullo a Padova con la famiglia, vi percorse gli studî medî e superiori e vi si laureò in medicina. Frequentò gli ospedali di Bologna e di Firenze e trasmigrò poi a Venezia, ove acquistò presto fama di medico valente e di scienziato. Ivi morì il 3 maggio 1836. Fondò nel 1783 il Giornale per servire alla storia della medicina di questo secolo, la cui direzione tenne sino al 1800. Oltre che medico, fu letterato e diresse un altro periodico dal titolo Memorie per servire alla Storia letteraria e civile, che vide la luce nel 1795. Sono degni di menzione il discorso pronunziato nel 1803 (pubblicato nel 1804) su La costanza delle leggi fondamentali dell'arte medica e la memoria Sulla litiasi delle arterie (1809), ove segnala l'importanza delle alterazioni anatomo-patologiche per la produzione degli aneurismi. Rimangono di lui alcuni elogi di stile letterario-artistico (pregevolissimo quello sul Giambellino) e varie relazioni accademiche scritte tra il 1808 ed il 1815. Coperse molte ed elevate cariche pubbliche e fu tra i medici più stimati dell'epoca. Merito insigne gli va riconosciuto per aver richiamato in onore, a Venezia, lo studio del cadavere, il cui interesse i successori di Giandomenico Santorini avevano lasciato a poco a poco intiepidire. Venezia gli eresse un monumento degno della sua fama in quell'Ateneo, che nella prima metà del sec. XIX fu la più alta palestra di cultura della città.

Vedi anche
Teotòchi Albrizzi, Isabella Letterata (Corfù 1760 - Venezia 1836). Andò a Venezia nel 1776 già sposa, contro voglia, dell'attempato C. A. Marin; annullato questo matrimonio, sposò segretamente nel 1796 l'inquisitore G. Albrizzi. Il suo salotto a Venezia fu frequentato dai più grandi letterati e artisti del tempo; amante del giovane ... letteratura In origine, l'arte di leggere e scrivere; poi, la conoscenza di ciò che è stato affidato alla scrittura, quindi in genere cultura, dottrina. Oggi s'intende comunemente per l. l'insieme delle opere affidate alla scrittura, che si propongano fini estetici, o, pur non proponendoseli, li raggiungano comunque; ...
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Altri risultati per AGLIETTI, Francesco
  • Agliétti, Francesco
    Enciclopedia on line
    Medico e letterato (Brescia 1757 - Venezia 1836). Studiò a Padova e professò medicina a Venezia (dal 1780), dove rimise in onore gli studî anatomici e dove nel 1814 fu nominato protomedico del governo; compì ricerche Sulla litiasi delle arterie (1800), segnalando l'importanza delle lesioni anatomiche ...
  • AGLIETTI, Francesco
    Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 1 (1960)
    ** Nacque a Brescia il 1 nov. 1757 da Giambattista, di famiglia aretina, e da Angela Grisser, di origine tedesca. Trasferitasi la sua famiglia a Padova, compì in questa città gli studi medi e superiori presso il seminario e l'università, laureandosi in medicina. Dopo un periodo di perfezionamento presso ...
Vocabolario
agliétto
aglietto agliétto s. m. [dim. di aglio]. – L’aglio in erba, non ancora formato, senza spicchi; si usa nelle insalate e per arrosti. Fig., region., consolarsi con l’a., contentarsi (o mostrare di contentarsi), in una situazione negativa,...
francésco
francesco francésco agg. e s. m. [dal lat. tardo Franciscus, der. di Francus «franco1»] (pl. m. -chi), ant. – Francese: La terra che fé già la lunga prova E di Franceschi sanguinoso mucchio (Dante); i modi e le cadenze della prosa f. (D’Annunzio)....
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