LUTTI ALBERTI, Francesca
Poetessa, nata a Campo nelle Giudicarie (Trentino) nel 1831, morta in Brescia nel 1878. Fu discepola, e gli si mantenne amica anche con qualche divergenza di opinioni politiche, di Andrea Maffei. Nel poemetto di sette canti in ottave Giovanni, tentò di far poesia di freschezza campagnola togliendo l'argomento dalle usanze del Trentino; nelle novelle, pure in ottave, Rosa e Stella, e Maria, tentò, con certa delicatezza di tono, di analizzare l'animo femminile. La principale opera poetica della L., Alberto (Firenze 1867), attrae ora l'attenzione solo come esempio del tipo ottocentesco di racconti sentimentali in versi, e per avere così precorso Miranda del Fogazzaro. Sono palesi le attinenze di quel "poema contemporaneo" con alcuni romanzi della Sand e alcuni poemetti del Longfellow, per la materia, e con alcune novelle romantiche (ad esempio del Tommaseo, del Carcano, ecc.) per la maniera.
Bibl.: A. Gelli, prefazione al volume Novelle e liriche di F. L., Firenze 1862; G. Biadego, Discorsi e profili letterari, Milano 1903, p. 151 segg.