fracasso
La parola esprime il " fragore violento ", che annunzia l'arrivo dell'angelo che aprirà le porte della città di Dite: un fracasso d'un suon, pien di spavento (If IX 65), " un rompimento pieno di paura, quale uno vento generato nelli caldissimi dì di state " (Ottimo).
" Questo dice l'A., per accordarsi con li teologi che dicono che quando l'Angelo viene, prima dà spavento e poi sicurtà " (Buti; così anche Vellutello). Il Castelvetro, invece, non si spiega " come la venuta dell'Angelo dovesse far così gran romore, non venendo né con bomba, né gridando... ". In Pg XIV 137 ed ecco l'altra [voce] con sì gran fracasso, " cum strepitu et rumore quae similis tonitruo fuit " (Serravalle), è il " rimbombo " di voci fragorose, che pronunziano esempi d'invidia punita: " e ben disse, perché ‛ fracasso ' ... significa suono facto per cose ropte, come el tuono " (Landino). Nei due passi il concetto si completa mediante paragoni con fenomeni naturali.