fotoshoppato
p. pass. e agg. Ritoccato mediante elaborazione digitale dell’immagine, utilizzando il programma informatico Photoshop.
• A Radio Radio, un brivido hot scuote Stefano Molinari mentre naviga su Internet: «Ho qui davanti a me il pacco di Cristiano Ronaldo»; un attimo di perplessità, poi il quesito strappasonno: «Ma secondo voi è fotoshoppato?». (Giulio Cardone, Repubblica, 4 novembre 2013, Roma, p. VII) • E poi una sfilza di cieli azzurri fotoshoppati, canzoni d’amore, frasi melense che nemmeno Christian dei tempi migliori. (Antonella Baccaro, Corriere della sera, 11 gennaio 2014, p. 41, Controcopertina) • Intanto, nel quartier generale della [Marine] Le Pen, a Parigi, si presentava il nuovo manifesto elettorale per il rush finale della campagna, con lei in minigonna (troppo magra, probabilmente fotoshoppata). (Leonardo Martinelli, Secolo XIX, 27 aprile 2017, p. 6, Italia Mondo).
- Derivato, mediante parziale adattamento, dal marchio registrato Photoshop con l’aggiunta del suffisso -ato.
- Già attestato nel Corriere della sera del 24 aprile 2010, p. 57, Sport (Alessandro Pasini).
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