fossa
Termine di vario significato; in generale " cavità " più o meno ampia e profonda. Indica l'intera cavità infernale in If XIV 136 Letè vedrai, ma fuor di questa fossa, e XVII 66 Che fai tu in questa fossa?; per questo verso qualche interprete non esclude che la parola possa riferirsi al solo girone degli usurai e che abbia il senso più particolare di " prigione ", " sepoltura " (Mattalia): l'accezione di " sepoltura ", la sepolcral buca (Pg XXI 9), si riscontra in Pg XVIII 121 tale ha già l'un piè dentro la fossa, e XXVII 15 io divenni tal... / qual è colui che ne la fossa è messo.
Una sola volta f. è usato al plurale: Noi pur giugnemmo dentro a l'alte fosse / che vallan quella terra sconsolata (If VIII 76), dove non è necessario intendere " più ordini di fossati " correnti intorno alla città di Dite (cosa che supporrebbe l'esistenza di più argini), ma l'intero giro di un unico profondo fossato con un solo argine aperto verso la palude Stigia. Il Lana parla però di " fosse le quai cercondavano questa citate "; e al plurale intendono anche gli altri commentatori (plurale è però anche in una variante, diffusa in codici toscani, di fossi, in Pg XXXI 25: quai fosse attraversate; cfr. Petrocchi, ad l.). Il senso di " fossato " che circonda le mura di una città ritorna in Pg VI 84 l'un l'altro si rode / di quei ch'un muro e una fossa serra. L'ampia fossa in arco torta (If XII 52) è quella in cui scorre il Flegetonte; in Pg XIV 51 il termine, pur indicando sempre la " valle " (Benvenuto, Tommaseo), finisce con l'identificarsi con il fiume stesso, l'Arno, chiamato qui con disprezzo la maladetta e sventurata fossa. Qualche volta f. sta per " bolgia " (ma in questo senso è usato più spesso il maschile ‛ fosso '): i demoni sono i ministri de la fossa quinta (If XXIII 56); cfr. anche XXIII 122. In XXIX 49 se... i mali / fossero in una fossa tutti 'nsembre, è indicato genericamente un " breve spazio ", " luogo ristretto ". In Pg XXIV 5 per le fosse de li occhi ammirazione / traean di me, l'espressione vale le " occhiaie " infossate dei golosi.
La parola, col senso generico di " fosso ", si trova anche in Cv I XI 4 e 5 'l cieco al cieco farà guida, e così cadranno ambedue ne la fossa... E li ciechi sopra notati… sono caduti ne la fossa de la falsa oppinione. Le due occorrenze dipendono da Matt. 15, 14 " caecus autem si caecum ducatum praestet, ambo in foveam cadunt ".