fosforilazione
Reazione chimica tra acido fosforico e un altro composto, di norma organico, con eliminazione di una molecola di acqua. Negli organismi viventi la f. è compiuta da speciali enzimi (fosforilasi, fosfatasi, chinasi) e comporta la formazione di fosfati ad alto contenuto energetico. La f. ha grande importanza biologica, in quanto molti processi ( per es., la contrattilità muscolare) sono legati a fenomeni di f. (e defosforilazione) delle proteine coinvolte; inoltre, molte sostanze non possono essere utilizzate dagli organismi se non sotto forma fosforilata: per es., il glucosio è trasformato in glucosio-6-fosfato per essere metabolizzato e la vitamina B1 diviene attiva dopo essere stata fosforilata.
La f. accoppiata a ossidazioni biologiche è detta f. ossidativa. È il processo del metabolismo cellulare in cui viene prodotta energia immagazzinata sotto forma di ATP, durante il trasferimento di elettroni dai nucleotidi piridinici ridotti (NADH), o dai nucleotidi flavinici ridotti (FADH2), all’ossigeno molecolare, attraverso una serie di reazioni nelle quali sono coinvolti composti in grado di svolgere la funzione di trasportatori di elettroni.
Le molecole e i sistemi enzimatici di trasporto di elettroni sono situati sulla membrana interna dei mitocondri, in una disposizione tale per cui i componenti si susseguono in funzione dell’aumento del proprio potenziale di ossidoriduzione (−320 mV il potenziale del NADH, +820 mV il potenziale dell’O2, con una differenza di potenziale di 1.140 mV). In tal modo, si viene a creare una catena di trasporto degli elettroni (o catena respiratoria) nella quale ogni costituente è fisicamente posto tra il suo riducente (che lo precede) e il suo ossidante (che lo segue), permettendo un flusso di elettroni dal substrato (NADH o FADH2) all’accettore finale degli elettroni stessi (O2). I protoni che si generano dall’ossidazione del NADH (o del FADH2) si accumulano tra la matrice racchiusa dalla membrana mitocondriale interna e la matrice che si trova all’esterno di essa creando una differenza di concentrazione di ioni H+ (e quindi un potenziale di membrana). La presenza di questo potenziale permette la sintesi dell’ATP a opera di un sistema enzimatico complesso, la ATP sintetasi. Esistono sostanze la cui tossicità è legata alla capacità di bloccare la catena respiratoria in diversi punti: così, per es., la sostanza velenosa rotenone (di origine vegetale) blocca il trasporto degli elettroni dal NADH all’ubichinone; l’antibiotico tossico antimicina A inibisce il trasferimento degli elettroni dall’ubichinone al citocromo c; il cianuro, uno dei veleni più potenti, agisce bloccando la riduzione dell’ossigeno catalizzata dalla citocromoossidasi, ultima tappa della f. ossidativa.