FORZA D'AGRÒ
D'AGRÒ Paese della provincia di Messina. È situato a 429 m. s. m., in vista della costa orientale siciliana. Nel 1921 contava 975 ab.; il suo comune (kmq. 17,33), che comprende anche l'agglomeramento di S. Alessio, ne contava 2529 nel 1931. Il paese, dominato dal castello (sec. XVI), conserva ancora il suo aspetto medievale. Una grande porta durazzesca, della fine del sec. XV, preceduta da una scalinata scenografica, dà accesso allo spiazzo dove sorge la chiesa della Triade. Eretta nel sec. XV - e di questa costruzione rimangono le absidi, il transetto e parte della torre campanaria, mentre la facciata è del 1576 - fu completamente rifatta al principio del sec. XVIII, con l'aggiunta di un'altra facciata resa necessaria dalla diversa orientazione del nuovo edifizio. Nell'interno un crocifisso dipinto su tavola, di scuola siciliana del'300, Abramo visitato dai tre angeli, pittura di scuola messinese del'400, e l'interessante gonfalone della confraternita della SS. Triade (secoli XV-XVI). Nella chiesa di S. Francesco: statua di S. Caterina d'Alessandria con bassorilievi del martirio della santa, del fiorentino Martino Montanini (1559).
Dell'antico convento dei Ss. Pietro e Paolo rimane nelle vicinanze del paese la chiesa normanna, con nartece (un'iscrizione greca sull'architrave della porta ne ricorda l'architetto Gerardo il Franco e la data, 1171-72), la cui decorazione esterna di arcature intrecciate su lesene si accompagna alla policromia di mattoni e di conci, di calcare e di lava. L'interno è a tre navate terminate in absidi, il transetto e la navata centrale sono coperti da cupole su pennacchi.
La stazione ferroviaria Forza d'Agrò-S. Alessio è sulla linea Messina-Catania, a 5 km. dall'abitato di Forza d'Agrò.
Bibl.: S. Agati e E. Mauceri, Il Cicerone per la Sicilia, Palermo 1907; A. Cutrera, Gonfaloni processionali della Sicilia e il gonfalone di Forza d'Agrò, in Boll. d'arte, n. s., V (1925-26), pp. 210-24; St. Bottari, Forza d'Agrò, Messina 1928. Per l'abbazia dei Ss. Pietro e Paolo: L. Fiocca, in Rass. d'arte, 1908, p. 197 segg.; Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XIII, Lipsia 1920, s. v. Gerardus Francus; P. Toesca, Storia dell'arte, I: Il Medioevo, Torino 1927.