FORUM CLODII
Mansione della via Clodia, a 32 miglia da Roma (It. Ant., 286) la cui posizione è identificabile sull'altura di S. Liberato, a N di Bracciano, in base alle numerose iscrizioni ivi ritrovate.
È incerta la data della sua fondazione, da alcuni attribuita a C. Clodio Vestale, triumviro monetale nel 43 a. C., del quale si sono trovate iscrizioni onorarie: dal periodo di Augusto appare sede della praefectura Claudia (Plin., Nat. hist., iii, 52) che è ricordata nelle iscrizioni sino alla fine del ii secolo. Della città non rimangono che scarsissimi resti, messi solo temporaneamente in luce in occasione dei lavori agricoli, e notevoli tracce del lastrico della via consolare nel tratto che arrivava a F. C. da Bracciano. Numerose le iscrizioni onorarie a membri della famiglia di Augusto, a Licinio Valeriano, a personaggi locali, ritrovate in varie epoche presso la chiesa di S. Marciano Liberato, che si pensa fosse costruita nell'VIII sec. sulle rovine del Foro. Qui presso si sono trovate ancora in posto alcune basi iscritte, aderenti ad un lungo muro cui arriva il basolato della strada. Altri resti di edifici non ben determinati, con pavimenti a mosaico e a cocciopesto sono stati trovati sulla collina. Poco distante da essa restano tracce di un acquedotto sotterraneo, con il quale potrebbe forse identificarsi quello costruito da Traiano (C. I. L., xi, 3309) e, sulla sovrastante collina delle colonne, resti di una villa romana e di un piccolo teatro. Ruderi di varie ville e di un edificio termale si notano in località poco discoste, lungo la riva del lago di Bracciano.
F. C. è ricordata ancora nel IV sec. da Optato Afro (De schism. Donat., i, 29); dopo non se ne hanno più notizie.
Bibl.: C. I. L., XI, 502 ss.; Not. Sc., 1882-1913, s. v. Bracciano (Forum Clodii); Weiss, in Pauly-Wissowa, VII, 1913, c. 65, s. v.