FORUM CASSII
Stazione sulla Via Cassia a 44 miglia da Roma, è ricordata dalla Tabula Peutingeriana, dall'Anonimo Ravennate (p. 74, ed. J. Schnetz), dalla Cosmographia di Aethicus (p. 80, ed. Α. Riese) e dall'Itinerarium Provinciarum Antonini Augusti (p. 137, ed. G. Parthey, M. Pinder).
Va localizzata a c.a 2 km a E-NE di Vetralla (Viterbo), nei pressi della diruta chiesa di Santa Maria di Forcassi, alla quale dobbiamo la tradizione del nome fino ai nostri giorni. È opportuno ricordare come, con il nome di Forcassi, ancora alla fine del IX sec. si designasse una grande proprietà terriera (massa), citata in un'importante bolla di Leone IV. L'esatta individuazione del sito romano risale al XVI sec.; nel secolo successivo erano ancora visibili imponenti rovine. Il sito fu peraltro spogliato nel Medioevo, dal momento che epigrafi e capitelli colà rinvenuti furono reimpiegati nella costruzione della chiesa di S. Francesco in Vetralla.
L'impianto originario dell'abitato, sviluppatosi lungo la Via Cassia, dovrebbe risalire al II sec. a.C. La documentazione attualmente in nostro possesso manca di materiali precedenti l'epoca repubblicana, quando, forse, un insediamento doveva svilupparsi, come nell'età di mezzo, sul prossimo promontorio tufaceo di Vetralla. Lacerti di muri in calcestruzzo con rivestimenti di scapoli in tufo e in pietra locale sono testimoniati proprio al di sotto della chiesa di Santa Maria di Forcassi, nella cui costruzione furono impiegati anche basoli della vicina Via Cassia. Resti di quest'ultima sono emersi in più punti del circondario, a c.a m 1,10 sotto l'attuale piano di calpestio; in media risulta larga m 3 oltre le crepidini che la fiancheggiavano. In un tratto, paralleli alla strada, sono apparsi anche resti di muri in laterizio.
Un'imponente struttura in opus caementicium (m 22 c.a di lunghezza) si conserva a 250 m a S della chiesa mentre, a 200 m a SO, si innalza una costruzione quadrangolare in calcestruzzo. Coperta a tutto sesto, è stata interpretata come una tomba. Non molto lontano da Casa Piatti si eleva una vasta e scenografica villa rustica disposta su almeno tre ordini di terrazzamenti, l'inferiore dei quali, costruito in opera reticolata, è rafforzato da una serie di contrafforti. Il secondo è in opus caementicium con paramento esterno di scaglie di selce e di tufo mentre il terzo utilizzava il banco di tufo opportunamente tagliato e sagomato. Il complesso si data tra la fine dell'età repubblicana e gli inizi dell'impero.
Un casolare limitrofo alla chiesa poggia le fondamenta su un ambiente (cisterna) di c.a 9,60 x 15 m, con copertura a botte sorretta da pilastri e ricoperta da uno spesso strato di intonaco idraulico. Un secondo serbatoio idrico, questa volta sotterraneo, è noto a O della chiesa, non lontano dal fosso Calvo; ha pianta rettangolare e copertura a due spioventi.
Il centro che, tra l'altro, ha restituito solo pochi tituli epigrafici, costituiva un nodo di notevole importanza nella viabilità di questo settore dell'Etruria; da F. C. si dipartivano infatti almeno due diverticoli della Via Cassia, uno diretto a Tuscania e l'altro a Blera. Presso il primo diverticolo ricognizioni topografiche condotte sullo scorcio del secolo scorso hanno permesso l'identificazione di un anfiteatro, dalle modeste dimensioni, sito a non molta distanza da una villa residenziale.
Bibl.: R. Garrucci, Della Via Clodia e coerenti e delle città e villaggi che furono sul corso di esse, Roma 1864 (rist. anast. Quaderni della Forum Clodii, II, Bracciano 1975), p. 30; A. Scriattoli (ed.), Notizie e documenti relativi alla storia di Vetralla raccolti da D. Francesco Paolocci, Vetralla 1907; Weiss, in RE, VII, 1910, c. 65, s.v.; DEA, III, 1922, p. 210, s.v.; E. Martinori, Via Cassia (antica e moderna) e sue derivazioni. Via Clodia. Via Trionfale. Via Annia. Via Traiana Nova. Via Amerina, Roma 1930, pp. 41-42; S. Quilici Gigli, Blera. Topografia antica della città e del territorio, Magonza 1976, pp. 23-32; ead., Un anfiteatro lungo la via Forum CassiiTuscana, in ArchCl, XXIX, 1977, pp. 418-424; AA.VV., Forum Cassii e il territorio Vetrallese, Roma 1979; G. Brunetti Nardi (ed.), Repertorio degli scavi e delle scoperte archeologiche nell'Etruria Meridionale, III. 1971-1975, Roma 1981, p. 193; A. Esch, Die Via Cassia in der Landschaft, in AW, XXI, 1990, 3, p. 141.