FORTUNATI
Famiglia di attori. Tiberio visse verso la metà del sec. XVII ed ebbe fama di ottimo Pantalone: appartenne anche alla compagnia del duca di Modena. Suo figlio Giovanni, chiamato anche coi nomignoli Toto e Trottola, perché piccolo, grassoccio, vivacissimo, copriva con molto onore le parti di Arlecchino e di Truffaldino distinguendosi nei lavori che gli permettevano di sostenere più caratteri - come I quattro Zanni - che rappresentava trasformandosi rapidamente. Cantava con grazia. Fece parte delle compagnie Ferraresi, O. Paganin, P. Rossi, F. Menichelli (1796-97): nel 1821 era nella compagnia Toffoloni. La moglie di lui, Enrichetta Ferraresi, godeva fama di grande bellezza e di essere ottima seconda donna; la figlia Anagilda, anch'essa attrice, sposò il capocomico Arisi.
Domenico, assai applaudito come Innamorato sotto il nome di Odoardo, nacque nel 1691 e morì nel 1746. Fece parte della compagnia comica del granduca di Toscana nel 1735. Scrisse "prologhi" e qualche scenario. Pubblicò a Bologna un'opera tragicomica: Le bellicose gare tra Gerema e Lambertazzi superate da Tibaldello finto pazzo. Suo figlio Tommaso ebbe fama di comico valente nelle commedie all'improvviso e nelle studiate: e si fece apprezzare come direttore. Lucrezia piacque nelle parti di prima donna, che sosteneva con passione e verità. Fu lodata dal Bartoli.