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AVVERBI, FORMAZIONE DEGLI

La grammatica italiana (2012)
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AVVERBI, FORMAZIONE DEGLI


In base alla loro formazione, gli avverbi possono essere suddivisi in tre categorie.

1. Avverbi semplici: hanno una forma autonoma che non deriva da nessun’altra parola

subito, laggiù

2. Avverbi composti: sono formati da due o più parti che un tempo non erano unite

tuttora (tutt’ora), talora (tal ora)

3. Avverbi derivati: si formano aggiungendo un ➔suffisso a un’altra parola. In genere si tratta dei suffissi:

– -mente nei casi di derivazione da un aggettivo

lontano ▶ lontanamente

– -oni nei casi di derivazione da un nome o da un verbo

gatto ▶ gattoni

tentare ▶ tentoni.

Storia

Il suffisso -mente deriva dal latino mente, ablativo del nome mens ‘mente, spirito, intelligenza’. Perciò, una frase latina come amare tenera mente voleva dire ‘amare con un’attitudine mentale tenera’. Con il passare del tempo, queste locuzioni sono passate a indicare non tanto l’attitudine, quanto il modo con cui si svolgeva l’azione. Nell’italiano antico era ancora viva la percezione di questa origine, tanto che si potevano usare espressione come villana e aspra mente (cioè villanamente e aspramente). Poi l’aggettivo ha preso a essere sentito un tutt’uno col resto della parola: così -mente è diventato un suffisso usato ancora oggi per creare nuovi avverbi.

In latino, così come in italiano, gli aggettivi devono accordarsi al nome cui si riferiscono, e mens, come in italiano, è femminile. Ecco spiegato perché nella nostra lingua gli avverbi che derivano da un aggettivo si creano a partire dal femminile.

VEDI ANCHE derivate, parole

Vedi anche
avverbio Parte invariabile del discorso che determina il verbo, l’aggettivo o un altro avverbio. A seconda della funzione, gli a. italiani si distinguono in: a. qualificativi (bene, male, volentieri, velocemente ecc.); a. di luogo (qui, là, dove, fuori ecc.); a. di tempo (prima, poi, ora, subito, sempre ecc.); a. ... aggettivo Parte del discorso, che esprime gli attributi di qualità, quantità ecc. della persona o della cosa indicata dal sostantivo a cui è riferito. L’a. è passibile di determinazione morfologica o sintattica comparativa. Nelle lingue indoeuropee, di norma, si accorda con il sostantivo a cui si riferisce in ... suffisso Elemento formativo di una parola, con funzioni di derivazione e di determinazione morfologica e semantica, costituito da uno o più fonemi o sillabe, posposti alla radice o al tema: i s. diminutivi più comuni in italiano sono -ino, -etto, -ello. Il suffisso così definito è anche detto s. tematico, elemento ... sostantivo In grammatica e in linguistica, nome s. (o s. in assoluto), parte del discorso che indica una singola persona, un singolo animale o una singola cosa, o una classe di persone, animali o cose. Nella grammatica greco-latina, il s. non formava una parte del discorso autonoma, ma costituiva, insieme all’aggettivo, ...
Categorie
  • GRAMMATICA in Lingua
Tag
  • AGGETTIVO
  • ABLATIVO
  • SUFFISSI
  • LATINO
Vocabolario
avvèrbio
avverbio avvèrbio s. m. [dal lat. adverbium, comp. di ad- «accanto a» e verbum «parola, verbo»]. – Parte invariabile del discorso che determina il verbo (per es., dorme saporitamente) e anche l’aggettivo o un altro avverbio (molto buono,...
formazione-base
formazione-base (formazione base), loc. s.le f. Nelle competizioni sportive, schieramento di partenza di una squadra. ◆ A ogni inizio stagione -- come era già capitato a Beppe Furino, figura mitologica di un’altra Juve -- [Angelo] Di Livio...
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