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formaggio

di Anna Uva - Enciclopedia dei ragazzi (2005)
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formaggio

Anna Uva

Il più importante prodotto alimentare derivato dal latte

Per descrivere come si ottiene il formaggio potrebbero bastare anche poche parole: latte, caglio, sale, lavoro e pazienza. In realtà, la produzione del formaggio è molto complessa. La sua origine risale alla notte dei tempi quando l'uomo iniziò a ricavare da pecore e capre latte col quale, forse per caso, iniziò a produrre il formaggio

L'alimento

La legge italiana definisce formaggio (o cacio) il prodotto che si ricava dal latte intero, parzialmente o totalmente scremato, mediante coagulazione che può essere acida o presamica. La coagulazione acida è provocata da batteri, lattobacilli presenti nel latte o eventualmente aggiunti, la coagulazione presamica (il presame è il caglio) si ottiene aggiungendo al latte il caglio, una sostanza che si ricava dal quarto stomaco dei vitelli lattanti (l'abomaso) o, più raramente, da quello degli agnelli e dei capretti. Un tempo si usava anche Valium verum, una pianta erbacea dai fiori gialli e profumati raccolti in pannocchie, che per questo è comunemente nota proprio con il nome di caglio.

Molti sono i tipi di formaggio prodotti in Italia ‒ in gran parte ricavati dal latte vaccino, anche se sono diffusi anche quelli ottenuti da latte di pecora, di capra e di bufala ‒ e moltissimi sono quelli prodotti in varie parti del mondo, soprattutto in Europa (per esempio in Francia, in Svizzera, nei Paesi Bassi). Alto è il valore nutritivo del formaggio perché contiene, in quantità più concentrata, tutte le sostanze nutritive del latte a eccezione del lattosio e di alcune proteine.

La produzione

La produzione industriale del formaggio si effettua in appositi stabilimenti, i caseifici. Appena il latte giunge al caseificio ha subito inizio la lavorazione. Dapprima si filtra il latte per eliminare eventuali impurità presenti, poi si versa in apposite vasche e si riscalda alla temperatura di 30÷38 °C e si procede alla coagulazione, acida o presamica, ottenendo così la cagliata. Nelle fasi successive la cagliata viene rotta per eliminare il residuo liquido che ha inglobato ‒ il siero, dal quale si ricava la ricotta ‒ e poi, estratta dalle vasche, è posta in appositi stampi di forme e dimensioni diverse a seconda del tipo di formaggio che si deve ottenere. Negli stampi avviene lo spurgo della cagliata per eliminazione del siero residuo mediante sgocciolamento o compressione. Dopo due o tre giorni si procede alla salatura, operazione indispensabile per la completa eliminazione del siero, per la maturazione del formaggio e per migliorarne il gusto e il sapore. A seconda del tipo di formaggio la maturazione può avvenire in breve tempo o richiedere anche uno o due anni.

La classificazione

Le molte varietà commerciali di formaggio sono classificate in diversi modi: secondo il contenuto in grassi, o per il tipo di latte da cui derivano (vaccini, pecorini, e così via), o per la consistenza della pasta. In base a quest'ultimo tipo di classificazione si dividono in formaggi a pasta molle (stracchino, robiola, gorgonzola), a pasta dura (fontina, parmigiano reggiano, groviera), a pasta filata (provola, scamorza, mozzarella). Particolari sono i formaggi fusi, più conosciuti col nome di formaggini, che si ottengono fondendo insieme formaggi già preparati e maturati.

Una scoperta fortuita

L'origine della produzione del formaggio è incerta, ma esistono molte leggende. Secondo una di queste la scoperta del formaggio si deve a un cacciatore, dal nome rimasto sconosciuto, che un giorno decise di andare a caccia di piccoli animali, forse conigli, e che portò con sé un otre ricavato dallo stomaco di una capra dentro il quale aveva messo del latte. Quando aprì l'otre invece del latte trovò un liquido sconosciuto e in fondo al recipiente una cosa piuttosto solida. Poiché aveva fame e sete non esitò a bere il liquido (il siero) e a mangiare la cosa solida (il formaggio). Non sapeva che l'otre ricavato dallo stomaco della capra conteneva il caglio che aveva fatto coagulare il latte: aveva così assaggiato il primo formaggio della storia.

Vedi anche
ricotta Latticino ricavato dalla ricottura del siero del latte (bovino o ovino) che residua dalla preparazione del formaggio. ● Di origini antichissime, la ricotta veniva definita il formaggio dei poveri, perché sopperiva al fabbisogno nutrizionale delle classi meno abbienti, fornendo un alimento nutriente e ... latte Prodotto di secrezione delle ghiandole mammarie; si presenta come un liquido bianco opaco, di composizione chimica complessa; è destinato ad alimentare la prole dei Mammiferi, per la quale rappresenta un alimento completo e indispensabile del primo periodo della vita. ● Oltre al latte materno nel periodo ... caglio Sostanza (detta anche presame), costituita in gran parte da enzimi (chimosina o rennina, pepsina e tripsina), che si adopera per far coagulare il latte e trasformarlo in formaggio. Può essere animale (ricavato dall’abomaso o quarto stomaco di animali ruminanti ancora lattanti), vegetale (fiori di carciofo ... pecora Animale domestico appartenente al genere Ovis (v. fig.) dei Mammiferi Artiodattili Bovidi, allevato in tutto il mondo perché fornisce lana, latte e carne. Per pecora si intende per lo più l’animale domestico femmina, riservando il nome di montone al maschio adulto, e il nome di agnello all’animale giovane ...
Indice
  • 1 L'alimento
  • 2 La produzione
  • 3 La classificazione
  • 4 Una scoperta fortuita
Categorie
  • ALIMENTAZIONE in Industria
  • ALIMENTI in Industria
  • CULINARIA E GASTRONOMIA in Industria
Altri risultati per formaggio
  • formaggio
    Enciclopedia on line
    Prodotto alimentare ottenuto dalla coagulazione del latte o della crema. Fabbricazione I f. sono prodotti con latte di vacca, di capra, di pecora, di bufala, o anche misto e vengono smerciati in forme varie (cilindrica, quadrata, sferoidale, ovale, a orcio) di massa variabile, a seconda delle qualità, ...
  • FORMAGGIO
    Enciclopedia Italiana - I Appendice (1938)
    (XV, p. 686) Formaggi a pasta cotta (p. 688). - Occorre distinguere il grana parmigiano da quello reggiano. Il parmigiano, la cui fama si è venuta affemiando attraverso i secoli, ha esteso la sua lavorazione, un tempo circoscritta alla provincia di Parma, oltre che in tutta l'Emilia, anche nelle provincie ...
  • FORMAGGIO
    Enciclopedia Italiana (1932)
    (dal lat. formaticum, propr. "latte coagulato nella forma", usato volgarmente in luogo del classico caseus [donde cacio]; fr. fromage; sp. queso; ted. Käse; ingl. cheese) Elia SAVINI Aristide CALDERlNl * Secondo il Congresso internazionale per la repressione delle frodi alimentari a Ginevra (1908) ...
Vocabolario
formàggio
formaggio formàggio s. m. [dal fr. ant. formage, mod. fromage, che è il lat. mediev. formaticum, der. del lat. forma «forma»: propr. «(cacio) che si mette in forma»]. – Prodotto alimentare ottenuto dal latte (intero oppure totalmente o...
marziròlo
marzirolo marziròlo s. m. [der. di marzo]. – Formaggio gorgonzola prodotto in primavera.
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