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forma indeterminata

Enciclopedia della Matematica (2017)
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forma indeterminata


forma indeterminata espressione ottenuta come risultato di una operazione tra due funzioni o della loro composizione, il cui limite non può essere stabilito a priori dalla conoscenza separata dei limiti delle funzioni stesse. Le forme indeterminate sono sette, e precisamente: 0/0, ∞/∞, 0 ⋅ ∞, 00, ∞0, 1∞, ∞ − ∞ (si veda la tavola delle forme indeterminate).

Per esempio, dire che 0/0 è una forma indeterminata significa dire che se ƒ e g sono due funzioni che ammettono limite 0, il quoziente ƒ(x)/g(x) può ammettere limite finito o infinito, o non avere limite, a seconda dei casi. Per x → 0+, per esempio, scegliendo ƒ(x) = λxα (λ ≠ 0), g(x) = xβ, con α, β > 0: il quoziente ƒ(x)/g(x) = λxα−β tende rispettivamente a 0, λ o ∞ a seconda che sia α > β, α = β, α < β. Per x → +∞ lo stesso rapporto ha la forma ∞/∞, e tende rispettivamente, nei tre casi, a ∞, λ, 0. Sempre per x → ∞, il rapporto tra gli infiniti ƒ(x) = x(2 + cosx) e g(x) = x non ammette limite. Analoghi esempi mostrano che anche le altre forme possono dare qualunque limite, finito o infinito, o non ammettere limite.

La risoluzione delle prime tre forme indeterminate (0/0, ∞/∞, 0 ⋅ ∞) si può ottenere mediante opportune equivalenze asintotiche, anche se nei casi più semplici si può ricorrere alla regola o teorema di → L’Hôpital, usando eventualmente la trasformazione 1/0 = ∞. I secondi tre casi si riducono al caso 0 ⋅ ∞ mediante l’identità ƒ(x)g(x) = eg(x) ln f(x).

L’ultimo caso è genuinamente indeterminato solo se il rapporto ƒ(x)/g(x) → 1 o non ammette limite. Infatti, se, per esempio,

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si ha

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e non si ha indeterminazione. Esso si può trattare, nei casi più semplici, mediante prodotti notevoli. Per esempio:

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Alternativamente, dovendo per esempio calcolare

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invece di usare la formula di decomposizione della differenza p6 − q6 si raccoglierà x da entrambi i radicali, ottenendo la forma indeterminata

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del tipo ∞ ⋅ 0; quindi si utilizzerà due volte lo sviluppo binomiale (1 + t)α = 1 + αt + o(t) con t = a /x e α = 1/2 nel primo, t = b /x e α = 1/3 nel secondo, per ottenere che il termine ƒ(x) tra parentesi ha l’andamento asintotico

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per x → 0, da cui il limite a /2 − b /3. E, se necessario, si utilizzeranno più termini dello sviluppo: per esempio, per il caso completo in cui si voglia determinare, al variare dei parametri, l’ordine di infinitesimo di

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si scriverà la funzione come

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e si procederà in modo analogo con t = a /x + a′Ix 2 nel primo (e analogamente per il secondo radicale), aggiungendo allo sviluppo binomiale i termini che man mano servono:

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avendo l’avvertenza di far comparire simultaneamente tutte le potenze negative di x aventi lo stesso esponente. Analogamente per studiare l’andamento per x → 0 di g(x) = cotx − 1/x si scriverà

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e, posti a numeratore

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e a denominatore, in assenza di termini che si cancellano, semplicemente sinx = x, si otterrà g(x) ~ − x/3. Con la regola di de L’Hôpital si sarebbe ottenuto, con due derivazioni, che il limite è zero, ma per ottenere la valutazione si sarebbe dovuto dividere per x e derivare di nuovo tre volte.

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Vedi anche
limite Livello massimo, al di sopra o al di sotto del quale si verifica un fenomeno. Fisica Angolo limite In ottica, nel passaggio di un raggio da un mezzo a un altro con indice di rifrazione assoluto inferiore (per es., per la luce visibile, dall’acqua all’aria) l’angolo di incidenza sulla superficie di separazione, ... derivata tab.Concetto fondamentale nell’analisi matematica e nelle sue applicazioni che esprime, date due grandezze l’una funzione dell’altra (per es., in fisica, lo spazio percorso e il tempo impiegato a percorrerlo, o anche, in economia, il prodotto ottenuto al variare della quantità di fattori di produzione ... esponente Nella matematica elementare, e. di una potenza è il numero di fattori uguali tra loro, il cui prodotto esprime il valore della potenza. È scritto accanto alla base della potenza in alto a destra: 53; (0,12)8, dove 3 e 8 sono gli e., 5 e 0,12 le basi. Quando si estende il concetto di potenza, l’e. può ... applicazione Matematica Il concetto di a. è una generalizzazione del concetto classico di funzione (➔ corrispondenza). Si parla di a. di un insieme P in un insieme Q, quando tra i due si stabilisce una corrispondenza del tipo seguente: a ogni elemento di P corrisponde un ben determinato elemento di Q, mentre un elemento ...
Tag
  • ORDINE DI INFINITESIMO
  • REGOLA DI DE L’HÔPITAL
  • SVILUPPO BINOMIALE
  • PRODOTTI NOTEVOLI
  • F. L
Vocabolario
indeterminato
indeterminato agg. [dal lat. tardo indeterminatus]. – 1. Non determinato: a. Di cosa che non sia stata precisata, definita con esattezza: la riunione si terrà in luogo ancora i.; rinviare (o affidare un incarico, chiudere un esercizio,...
indeterminàbile
indeterminabile indeterminàbile agg. [dal lat. tardo indeterminabĭlis]. – Non determinabile, che non si può precisare: una quantità indeterminabile.
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