FORLÌ (Forum Livi)
Città della Romagna la cui origine è connessa con la colonizzazione della pianura cispadana e con la costruzione della via Emilia (196 a. C.). La zona, allo sbocco in pianura del Ronco (Bedesis) e del Montone (Utis) e presso la confluenza di questo col Rabbi, presenta già dall'Età del Bronzo un addensamento demografico rilevante, attorno alla stazione della Bertarina di Vecchiazzano. Nell' Età del Ferro il centro è spostato verso l'entroterra, a Castrocaro. L'area dell'abitato romano era occupato nel III sec. a. C. da un abitato gallico, la cui necropoli si estendeva sotto le attuali piazze Saffi e XX Settembre: la città romana occupava la parte O dell'attuale, e la via Emilia la attraversava con andamento irregolare (corso Garibaldi). Tale area era in antico percorsa da un braccio del Montone, ma poiché il fiume ha spostato più volte il suo letto, è difficile ricostruire la pianta del Forum. Si può però escludere un impianto urbano regolare, trattandosi di centro agricolo sviluppatosi lentamente nel tempo. Un riflesso di tale situazione originaria si può riconoscere nella pianta confusa della città medievale e moderna. Un perimetro regolare non dovette esistere, come prova l'incunearsi di aree cemeteriali in prossimità della via Emilia; né sono stati mai scoperti resti sicuri di una qualsiasi cinta romana. L'addensamento maggiore degli edifici era nella zona più occidentale. Ivi sono apparsi anche resti di un edificio termale e di officine figulinarie. L'abitato si stendeva lungo la via Emilia che ne segnò la direttrice di sviluppo, senza espandersi molto in larghezza. Di un certo decoro monumentale resta ricordo per i ritrovamenti fatti sotto il Palazzo Reggiani (edificio pubblico?) e per la scoperta di mosaici pavimentali. Dal rione Schiavonia proviene una bella testa in marmo greco, derivata dall'arte greca della fine del V sec. a. C.
Bibl.: A. Santarelli, Alcune notizie storiche di Forlì antica, in Atti e Mem. Dep. St. Patria per la Romagna, s. III, XXIV, 1906, pp. 414-60; P. Reggiani, Contributo allo studio di Forlì Romana, in Emilia Romana, II, 1944, pp. 317-62; G. A. Mansuelli, Demografia e poleografia emiliana, in Atti e Mem., cit., s. VI, vol. VIII, 1948, p. 3 e ss. (passim); G. A. Mansuelli, Caesena, Forum Popili, Forum Livi, Roma 1948, pp. 80-103. Su un presunto ritratto di Atalarico rinvenuto a F.: S. Fuchs, in Röm. Mitt., LVIII, 1943, p. 245 ss.