FORESTERIUS
Magistratura già esistente in età normanna e probabilmente importata, anche nella terminologia, dal vocabolario franco e anglosassone, i foresterii normanni erano gli ufficiali regi preposti al controllo delle forestae, le riserve demaniali destinate alla caccia; essi potevano rilasciare le licenze di pascolo all'interno dell'area e le concessioni per il taglio del legname. I foresterii operavano con funzioni di controllo del territorio sia nelle terre demaniali sia in quelle feudali. Le norme che ne disciplinano le competenze in età fridericiana sono in parte tratte dalla legislazione normanna. Nella Const. III, 55, Cum per partes Apulie, recependo un'assisa di Guglielmo II del 1172, Federico stabiliva che in ogni contrata, sia demaniale che feudale, non vi fossero più di quattro foresterii; questo per impedire le presunte vessazioni che questi ufficiali compivano confiscando pretestuosamente animali ed esigendo dai sudditi tributi non dovuti.
Nel 1246 i foresterii furono sottoposti alla giurisdizione dei baiuli, i quali dietro denuncia dei privati avevano l'obbligo di indagare e reprimere i frequenti abusi dei foresterii e degli ufficiali addetti al controllo del territorio e alla riscossione dei tributi locali.
Fonti e Bibl.:Historia diplomatica Friderici secundi; Acta Imperii inedita, I; Die Konstitutionen Friedrichs II. für das König-reich Sizilien, a cura di W. Stürner, in M.G.H., Leges, Legum sectio IV: Constitutiones et acta publica imperatorum et regum, II, Supplementum, 1996 (nel testo abbreviato in Const. seguito dal numero della costituzione e dall'incipit); Il registro della cancelleria di Federico II del 1239-1240, a cura di C. Carbonetti Vendittelli, Roma 2002. H. Niese, Die Gesetzgebung der normannischen Dynastie im Regnum Siciliae, Halle 1910, pp. 179-182; E. Mazzarese Fardella, Introduzione generale, in G.L. Barberi, Liber de Secretiis, a cura di E. Mazzarese Fardella, Milano 1966, pp. IX-XXXVIII; V. von Falkenhausen, La foresta nella Sicilia normanna, in La cultura materiale in Sicilia, Palermo 1980, pp. 73-82; H. Bresc, Disfari et perdiri li fructi et li aglandi: economie e risorse boschive nella Sicilia medievale (XIII-XV secolo), "Quaderni Storici", 54, 1983, nr. 3, pp. 941-969; P. Corrao, Boschi e legno, in Uomo e ambiente nel Mezzogiorno normanno-svevo. Atti delle ottave giornate normanno-sveve (Bari, 20-23 ottobre 1987), a cura di G. Musca, Bari 1989, pp. 135-164.