• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

forca

di Vincenzo Valente - Enciclopedia Dantesca (1970)
  • Condividi

forca

Vincenzo Valente

Nel senso di " cosa forcuta ", e anche per parte inferiore del corpo umano, che D. chiama altrove ‛ forcata '. La parola è adoperata (If XVII 26 torcendo in sù la venenosa forca) per indicare la coda forcuta e velenosa di Gerione, con un'immagine che ha dentro di sé l'idea probabile della duplice forma della frode, esercitata verso chi si fida e chi non si fida (cfr. XI 52 ss.).

Una seconda occorrenza (If XXV 104 'l serpente la coda in forca fesse) riguarda la metamorfosi per cui il serpente biforca la coda per dar luogo a estremità umane: è un passo fitto di corrispondenze e contaminazioni, in cui D. con virtuosismo consapevole (Taccia di Cadmo e d'Aretusa Ovidio, v. 97), rifà a rovescio il tratto ovidiano della trasformazione di Cadmo in serpente: " commissa ... in unum / paulatim tereti tenuantur acumine crura " (Met. IV 579-580), incrociando con questo il ricordo di un altro verso: " lingua repente / in partes est fissa duas (vv. 586-587).

Nel senso di strumento di supplizio f. si trova in Detto 337 egli 'l mena alle forche, frase che tiene del francese mener aux fourches. Il plurale è la forma normale nei documenti medievali: erigere furcas. Il termine è di estrazione popolare e come tale era sentito da Isidoro: " Patibulum enim vulgo furca dicitur, quasi ferens caput " (Etym. V XXVII 34).

Vocabolario
fórca
forca fórca s. f. [lat. fŭrca]. – 1. a. Attrezzo agricolo usato per smuovere e caricare fieno, paglia e prodotti analoghi; è per lo più fatto di un ramo biforcuto di legno duro, come il corniolo, oppure di un robusto manico di legno in...
forcata
forcata s. f. [der. di forca]. – 1. a. Colpo di forca (attrezzo agricolo): dare, ricevere una f.; colpire con una forcata. b. Quantità di paglia, fieno, ecc. che si solleva in una sola volta con la forca: con due o tre f. vuotò la stalla...
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali