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FONTE AVELLANA

di Luigi SERRA - Placido LUGANO - - Enciclopedia Italiana (1932)
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FONTE AVELLANA

Luigi SERRA
Placido LUGANO

AVELLANA Monastero benedettino che sorge sopra una balza del monte Catria a 698 m. s. m., in territorio di Serra S. Abbondio, frazione del comune di Frontone Serra (provincia di Pesaro). La fabbrica attuale del monastero ha scarsi elementi antichi, salvo qualche forma ogivale, la torre quattrocentesca, taluni mediocri freschi del sec. XVI. A Urbino, nella Galleria Nazionale, sono conservati una stauroteca e un rarissimo vessillo navale ambedue opere bizantine, l'una della fine del sec. XII, l'altro del 1411 circa, che appartenevano al monastero.

La congregazione eremitica di Fonte Avellana. - Le origini del monastero di S. Croce di Fonte Avellana si collegano con l'opera riformatrice di S. Romualdo e di S. Pier Damiani. La vita eremitica vi fu iniziata da un cavaliere del seguito di Carlo Magno, e il monastero ebbe protezione dagl'imperatori Federico I, Enrico VI, Ottone IV e Federico II e da Filippo di Svevia. Per impulso di S. Pier Damiani la Congregazione fiorì, e visse autonoma sotto i suoi priori. La biblioteca, da lui fornita di opere giuridiche e storiche, fu accresciuta dal successore Giovanni da Lodi il grammatico. Dante (Par., XXI, 106-111) ricorda il soggiorno che vi fece S. Pier Damiani con versi che paiono attestare la sua diretta conoscenza del cenobio. Giovanni XXII con bolla del 17 febbraio 1325 eresse il monastero in abbazia e vi prefisse un abate claustrale; ma nel 1392 Bonifacio IX concesse l'abbazia in commenda al card. Bartolomeo Mezzavacca di Bologna. Tra gli abati commendatarî sono degni di particolare menzione il cardinale Bessarione e il card. Giuliano della Rovere. Il Bessarione (1456-1474) trasformò per qualche tempo l'Avellana in un vero centro umanistico, ed egli stesso vi si recò coi suoi segretarî. Al fiorentino Filippo Ridolfi si deve il restauro di una parte del monastero. Pio V con bolla del 10 dicembre 1569 abolì la Congregazione Avellanitica e unì il monastero di S. Croce alla Congregazione Camaldolese; poi Gregorio XIII, nel 1579, assegnò i beni dell'abbazia secolarizzata al Collegio Germanico eretto in Roma. Il monastero fu soppresso nel 1808, ripristinato nel 1815 e nuovamente soppresso nel 1866. Oggi è abitato da pochi monaci camaldolesi. Gli antichi eremiti della congregazione vestivano panno ruvido e grossolano di color bianco.

L'archivio di Fonte Avellana, ricchissimo di documenti, è oggi disperso in più luoghi. La parte principale si trova nel Collegio Germanico di Roma, al quale passò coi beni dell'abbazia commendata un'altra parte si conserva tra i manoscritti della biblioteca di Classe di Ravenna, nell'Archivio Vaticano e nell'archivio della città di Gubbio. Alcune pergamene del monastero sono presso il cav. Anselmo Anselmi in Arcevia.

Bibl.: F. Kehr, Italia pontificia, IV, Berlino 1909, pp. 92-97 che registra la copiosa bibl. precedente. Per la tradizione del soggiorno dantesco in Fonte Avellana, v. M. Morici, Dante e il monastero di Fonte Avellana, Pistoria 1899; G. Vitaletti, Dante e l'eremo di S. C. di F. A., in Il VI centenario dantesco V, Ravenna 1918, pp. 8-16; F. Tarducci, La tradizione dantesca in F. A., in Rivista storica benedettina, XII (1921), pp. 169-177; Il VI centenario dantesco a F. A., agosto 1921. Per l'archivio di Fonte avellana, G. Vitaletti, Un inventario di codici del sec. XII e le vicende della Biblioteca, dell'Archivio e del Tesoro di F. A., Firenze 1920; id. San Pier Damiani e Dante a proposito di F. A., in Giornale dantesco, XXV e XXVI (1922-23); id., La biblioteca di Fonte Avellana, Roma 1925.

Vedi anche
Monte Catria Rilievo dell’Appennino Umbro-Marchigiano (1701 m), tra il fiume Cesano e il torrente Burano. Sulle pendici settentrionali del monte, in un ampio bosco, si trova il monastero di Santa Croce di Fonte Avellana. santo Pièr Damiani Pièr Damiani (lat. Petrus Damiani), santo. - Monaco, cardinale, dottore della Chiesa (Ravenna 1007 - Faenza 1072). Dopo aver studiato arti liberali, nel 1035 si ritirò nell'eremo camaldolese di Fonte Avellana. Asceta ed erudito, contrario a ogni radicalismo nel movimento per la riforma della Chiesa, ... santo Giovanni da Lodi Monaco (Lodi 1026 - Gubbio 1105); discepolo e biografo di s. Pier Damiani; fu priore (1082) di Fonte Avellana, poi vescovo (1104-05) di Gubbio. Festa, 7 settembre. órdine camaldolése camaldolése, órdine Ramo dei benedettini fondato da s. Romualdo intorno al 1012 a Camaldoli (Arezzo). Oltre alla regola benedettina, i Camaldolesi hanno costituzioni speciali (del padre Rodolfo, quarto priore di Camaldoli, 1080; del priore generale Martino III, 1253, e altre), in cui si manifesta ...
Tag
  • CONGREGAZIONE CAMALDOLESE
  • BARTOLOMEO MEZZAVACCA
  • GIULIANO DELLA ROVERE
  • FILIPPO DI SVEVIA
  • GIOVANNI DA LODI
Altri risultati per FONTE AVELLANA
  • Fonte Avellana
    Enciclopedia on line
    Località delle Marche, sul versante orientale del Monte Catria, in cui sorge un eremo e monastero benedettino camaldolese ( Santa Croce di F.), fondato nel 10° secolo. Si ricollega con l’attività riformatrice di s. Pier Damiani che, sotto la protezione di papa Gregorio VII, diede impulso alla Congregazione, ...
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    Località delle Marche, sul versante orientale del Monte Catria (v.), ora nel comune di Frontone Serra. Vi sorge l'eremo e monastero di Santa Croce, dei benedettini camaldolesi, fondato secondo una leggenda da un cavaliere del seguito di Carlo Magno, ma in realtà costituito nel 977 o 979 nelle vicinanze ...
Vocabolario
avellana
avellana s. f. [lat. (nux) abellana, cioè (noce) di Abella, città della Campania]. – 1. Altro nome della nocciola. 2. In araldica, croce composta di quattro nocciole nei loro gusci, congiunte al centro, che figurava sul globo del Sacro...
fónte¹
fonte1 fónte1 s. f. (ant. e poet. masch.) [lat. fōns fōntis]. – 1. a. Vena d’acqua a getto continuo: f. perenne; una limpida f.; attingere acqua alla f.; s’è seccata la f.; la f. non butta più; le f. di un fiume, la sorgente; f. termali,...
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