fondo
Insieme dei mezzi monetari che si detiene in un dato periodo per uno scopo determinato.
Sono f. con speciale destinazione fissata dalla legge o dalla volontà del proprietario. Possono avere solo autonomia contabile o essere riconosciuti come persona giuridica avente non di rado come unica finalità la gestione. Ne fanno parte: i sinking fund, f. costituiti da uno Stato o altro ente pubblico o impresa privata per accumulare risorse finanziarie da destinare al rimborso del debito obbligazionario sia alla naturale scadenza sia anticipatamente mediante riacquisto sul mercato; i f. neri, f. di enti o imprese non iscritti in bilancio e oggetto di contabilità separata e occulta, spesso impiegati per sovvenzionare attività o operazioni illegali o al limite della legalità; i f. patrimoniali, che sono un istituto introdotto nell’ordinamento italiano con la riforma del diritto di famiglia (l. 151/1975) in sostituzione del patrimonio familiare. Il f. patrimoniale può essere costituito sia prima sia durante il matrimonio da uno o da entrambi i coniugi per atto pubblico, o da un terzo, anche per testamento; con la costituzione del f. si vincolano determinati beni che vengono destinati a far fronte ai bisogni della famiglia. Il f. cessa a seguito dell’annullamento o dello scioglimento o della cessazione degli effetti civili del matrimonio. Del medesimo tipo sono: i f. di dotazione, patrimonio originario degli enti morali o anche complesso dei beni che un istituto di credito assegna a una sua sezione autonoma per il compimento delle sue specifiche operazioni; i f. di rotazione, tipicamente costituiti presso enti pubblici economici per sostenere iniziative specifiche sfruttando il principio della rotazione, impiegati per finanziamenti a tasso agevolato e utilizzati per incentivare altri progetti man mano che vengono rimborsati. Rientra in questa categoria anche il f. di rotazione per la solidarietà alle vittime di reati di tipo mafioso. I f. segreti sono speciali stanziamenti nel bilancio dello Stato destinati a coprire spese di carattere riservato, per le quali il rendiconto è generico e non documentato. Il F. sociale europeo, sorto nel 1957 nell’ambito della CEE, favorisce, attraverso opportuni finanziamenti, la mobilità territoriale e professionale dei lavoratori.
Tipicamente collocati nella sezione del passivo o del netto dello stato patrimoniale, si distinguono in: f. speciali, indicati dalla legge finanziaria e iscritti nello stato di previsione della spesa del ministero dell’Economia e delle Finanze per far fronte a spese derivanti da progetti di legge, che si prevede possano essere approvati nel corso degli esercizi finanziari compresi nel bilancio pluriennale per il perseguimento degli obiettivi indicati nel documento di programmazione economico-finanziaria (➔ Relazioni economiche e finanziarie al Parlamento); f. di riserva per spese impreviste, speciale capitolo del bilancio dello Stato italiano iscritto nello stato di previsione delle spese di parte corrente del ministero dell’Economia e delle Finanze; f. di riserva per spese obbligatorie e d’ordine, altro specifico capitolo del bilancio dello Stato italiano dal quale, durante l’esercizio finanziario, possono prelevarsi somme occorrenti per il pagamento di residui passivi o per aumento di stanziamenti di capitoli di spese obbligatorie e d’ordine. Fra le poste contabili di un’impresa hanno grande rilevanza i f. che rappresentano rettifiche di poste dell’attivo o del passivo, come i vari f. ammortamento, i f. rischi, il f. svalutazione crediti, il f. rivalutazione impianti e i f. che rappresentano quote del capitale netto, come alcuni f. di riserva (legale, statutaria ecc.).
Appartengono ai f. che operano da intermediario finanziario con fini specifici il f. comune di investimento (➔), il f. pensione (➔) e i trust (➔).