Fondo per l’ammortamento dei titoli di Stato Ente istituito nel l. 432/1993 con l’obiettivo di ridurre la consistenza dei titoli di Stato in circolazione mediante acquisti sul mercato o rimborso dei titoli in scadenza a partire dal 1° gennaio 1995. In base all’art. 2, co. 182, della l. 662/1996 i proventi che confluiscono nel F. possono essere utilizzati anche per l’acquisto di partecipazioni azionarie possedute da società delle quali il Tesoro sia unico azionista, ai fini della loro dismissione. L’ente è alimentato dai proventi delle dismissioni di beni e attività dello Stato, dal gettito derivante da entrate straordinarie dello Stato, da eventuali assegnazioni da parte del ministero del Tesoro, dai proventi di donazioni e disposizioni testamentarie e dai proventi della vendita di attività mobiliari e immobiliari confiscate dall’autorità giudiziaria in relazione a somme sottratte in modo illecito alla pubblica amministrazione. La Banca d’Italia corrisponde semestralmente sulle giacenze del F. un interesse pari a quello medio dei BOT emessi nel semestre precedente.
In base al decreto del ministro del Tesoro del 13 ottobre 1995, le operazioni di acquisto si effettuano mediante incarico conferito dal ministro stesso alla Banca d’Italia o ad altri intermediari individuati tra gli operatori ‘specialisti’ in titoli di Stato, con l’indicazione del prezzo massimo accoglibile, o mediante asta competitiva riservata agli operatori ‘specialisti’, gestita dalla Banca d’Italia.