Vedi FONDI dell'anno: 1960 - 1973 - 1994
FONDI (v. vol. iii, p. 719)
La città sorge sulla Via Appia, il cui tracciato, palesemente forzato per attraversarla, ne costituisce l'asse principale. La pianta della città si avvicina ad un quadrato (m 370 × 360) con gli angoli del lato NO arrotondati.
Il perimetro è segnato da robuste mura in opera poligonale di terza maniera con torri quadrate e posterule architravate in corrispondenza degli assi stradali. Tale cinta può essere datata alla metà del III sec. a. C. (G. Lugli, Tecnica Edilizia, i, p. 152 s.).
Nel I sec. a. C. la città fu rifortificata con mura in opera incerta di calcare, rafforzate da torri a pianta circolare e quadrata.
A questo periodo appartiene l'unica porta conservata, la cosiddetta Portella, sul lato NE.
Le sopravvivenze hanno permesso di ricostruire lo schema urbanistico impostato sull'incrocio di assi centrali. Al centro doveva sorgere il Foro (attuale Piazza S. Maria). Gli isolati avevano dimensioni press'a poco quadrate di circa 40 m di lato tranne quelli adiacenti alla via principale orientata SO-NE (m 6o × 40 circa quelli a NO e 50 × 40 circa quelli a SE).
La definizione cronologica dell'impianto è strettamente legata alla costruzione delle fortificazioni in opera poligonale. Ne sono conferma la stessa forma geometrica del recinto, che sottintende un assetto stradale interno regolare e la coassialità di una via con la posterula in opera poligonale del lato NE.
Il piano urbanistico può essere quindi datato intorno alla metà del III sec. a. C.
Il ramo urbano dell'Appia era fiancheggiato da uno extraurbano che passava sotto le mura e che era raccordato all'altro da assi stradali obliqui. Lungo il raccordo meridionale, orientato N-S, si sono recentemente scoperti i resti di un complesso termale perfettamente orientato sul fronte stradale.
Bibl.: C. F. Giuliani, Fondi, Quad. Ist. Top. Antica, Univers. di Roma, II, 1966, p. 71 ss.