FOLLATURA
. È l'operazione per cui si produce la feltratura della lana, e rappresenta il trattamento-base per l'apprettatura dei tessuti di lana.
Viene eseguita in apparecchi speciali, detti folloni, di cui vi sono varie qualità e nei quali il tessuto di lana, imbevuto di soluzioni alcalino-saponose o di soluzioni acide, viene sottoposto a una compressione più o meno forte e, nello stesso tempo, a uno scorrimento più o meno rapido. La durata di questo trattamento può variare da un quarto d'ora a quattro-cinque ore, secondo la qualità della lana che compone il tessuto e secondo gli effetti che si vogliono ottenere. Il risultato principale è l'unione, il collegamento delle fibre della lana fra loro, in un tessuto più resistente, più compatto e meno permeabile. Le soluzioni alcalino-saponose o acide servono a rendere le fibre più molli, più cedevoli alla compressione e quindi anche più suscettibili ad aderire le une alle altre a causa dell'aumentata superficie di contatto. La lana si comporta in questo caso da vera sostanza colloide, ma pare che anche la superficie scagliosa ed embricata delle sue fibre debba concorrere alla produzione del fenomeno della feltratura. Infatti la seta, pur essendo costituita da una sostanza colloidale, non è suscettibile di feltratura. Il pelo non diventa feltrabile che in seguito a trattamento speciale con soluzioni di nitrato di mercurio. E tutte le fibre vegetali sono refrattarie alla feltratura (v. fullonica; lana).