FÖHN (voce tedesca; cfr. l'engadinese favuògn o fuògn, dal latino favonius)
Nome col quale in molte valli della Svizzera e del Tirolo s' indica un vento che soffia da una cresta montuosa o da un valico verso valle e che ha le caratteristiche di corrente secca e calda, anche se proviene da aree elevate coperte di ghiaccio o di neve. Esso s'insinua nelle valli e ne segue poi l'andamento, onde non ha sempre la stessa direzione: prevalgono le direzioni da SE., S., SO., OSO. nel versante settentrionale delle Alpi, quelle di N. nel versante meridionale, dove pure il föhn è un vento caldo. Il föhn apporta ovunque forte aumento di temperatura e diminuzione dell'umidità relativa: un cielo azzurro, limpidissimo, sul quale le cime si profilano nettamente, l'aria secca, una notte calda e pesante, con caduta di valanghe nelle zone elevate: questi sono i segni preannunziatori del föhn; esso soffia a raffiche, talora per poche ore, talora per più giorni; nelle zone alpine più battute si contano in media 30-40 giorni l'anno di föhn. Dato il suo carattere violento, il föhn reca gravi disastri, come valanghe, fusione rapida di nevi, piene di torrenti, danni ai boschi; ma ha talora anche effetti benefici, perché in primavera favorisce la scomparsa delle nevi, aiuta in certe valli poco soleggiate le colture o permette la maturazione delle frutta, ecc. Così nei Grigioni, in località battute dal föhn nell'autunno, l'uva matura fino a 600 m. di altezza.
Le stagioni in cui il föhn è più frequente sono l'autunno e l'inverno, in Svizzera la primavera. Il carattere di vento caldo e secco è dovuto a un fatto dinamico, cioè al riscaldamento della corrente aerea durante la discesa, e la secchezza è un fenomeno concomitante, in quanto nelle zone elevate di provenienza la corrente ha potuto caricarsi di pochissima umidità, talché in basso, dopo essersi riscaldata, appare come estremamente secca. Quanto all'origine, le osservazioni dimostrano che tali correnti d'aria discendente sono richiamate in basso per lo più dal passaggio, nelle vicinanze di una catena montuosa, di un'area di bassa pressione: a nord delle Alpi si tratta per lo più di aree cicloniche di origine atlantica, a sud delle Alpi di aree cicloniche mediterranee (v. vento).
Venti del tipo del föhn si verificano, per le stesse ragioni, anche in altre regioni montuose, per es., nei Pirenei (il vento detto autan, analogo al föhn), nelle Montagne Rocciose (chinook), nel Giappone, in Persia, nella Nuova Zelanda, nella Groenlandia, ecc.
Bibl.: G. Berndt, Der Alpenföhn in seinem Einfluss auf Natur- und Menschenleben, Gotha 1866; Petermanns Mitteil., Ergänzungsheft n. 83; J. Hann, Über den Ursprung des Föhn, in Zeitschrift für Meteorol., 1866; H. v. Ficker, Innsbrucker Föhnstudien, in Wiener Denkschriften, 1905 e 1910; E. Pernter, Über Häufigkeit, Dauer und Eigenschaften des Föhn in Innsbruck, in Sitzungsber. Akad. Wissensch. Wien, 1895; H. M. Ballon, The Chinook Wind, in American Meteorol. Journal, 1893.