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FODRO

di Pier Silverio Leicht - Enciclopedia Italiana (1932)
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FODRO (dal longob. fōdr "foraggio")

Pier Silverio Leicht

Durante l'Alto Medioevo era così chiamato il diritto che avevano gli ufficiali pubblici e il sovrano, che si fossero recati in un paese per le loro funzioni, di farsi dare dalle popolazioni foraggi e biada per i cavalli.

Non è improbabile che tale diritto riposi, come altri dell'organizzazione pubblica barbarica, su precedenti romani, cioè sull'annona militaris, prestazioni in natura che si dovevano all'esercito durante il Basso Impero. Il diritto di fodro spettava ai funzionarî che per il loro ufficio si spostavano di paese in paese, come i messi imperiali, all'esercito che accorreva in difesa dal nemico, e, in prima linea, all'imperatore e alla sua corte. Il fodro regale o imperiale si distingue dagli altri perché rara ne era l'esenzione, accordata invece spesso dagl'imperatori alle chiese, insieme con altre immunità. Così nel 792 Carlomagno concesse alla Chiesa Patriarcale Aquileiese l'immunità dal fodro, eccettuato il caso in cui venisse in Italia egli stesso, oppure suo figlio Pipino, e ancora nel 1194, con diploma di Enrico VI, l'abbazia di S. Salvatore sul Monte Amiata fu esentata da ogni gravezza, eccettuato il fodro imperiale.

Nel sec. XI il fodro si trasformò in un'imposta in denaro, che era pagata, secondo una consuetudine stabilita, dai feudali dell'Impero, quando l'imperatore scendeva in Italia.

Vi erano soggette anche le terre della Chiesa, lungo il percorso seguito ordinariamente dagl'imperatori, quando si recavano a Roma per l'incoronazione. Talvolta questa conversione in denaro delle antiche prestazioni in natura era stata sanzionata dagl'imperatori con appositi diplomi, altre volte s'era formata in via consuetudinaria: la famosa costituzione data dall'imperatore Corrado il Salico, nell'assedio di Milano, che fu il nucleo della legislazione feudale, riconobbe che l'imperatore poteva esigere dai possessori di castelli il fodro soltanto nella misura in cui era stato esatto dai suoi antecessori.

Nel periodo che seguì alla lotta delle investiture, nel quale le città italiane stabilirono i loro governi autonomi ai danni dei feudali imperiali, esse s'arrogarono anche il diritto di fodro, che divenne una specie d'imposta di carattere militare. Fu questo uno dei motivi di dissidio fra i comuni italiani e Federico Barbarossa, giacché i primi pretendevano di riscuotere legittimamente il fodro e di esigere la colta, cioè l'imposta ordinaria, mentre l'imperatore asseriva che il fodro era di sua esclusiva spettanza. La pace di Costanza portò a una transazione: i comuni riconobbero all'imperatore il diritto di riscuotere il fodro mediante speciali nunzî, l'imperatore ammise che i comuni potessero conservare le consuetudines che si erano formate nell'esazione di tale tributo a loro favore. Nel corso del sec. XIII il fodro sparì con l'estinguersi della casa di Svevia e con la nuova organizzazione delle finanze comunali.

Bibl.: A. Pertile, Storia del dir. ital., I e II, i, Torino 1896-97; G. Waitz, Deutsche Verfassungsgesch., 2ª ed., IV, Berlino 1885, p. 21 seg.

Vedi anche
Costanza (ted. Konstanz) Città della Germania (81.511 ab. nel 2007), nel Baden-Württemberg, a 407 m s.l.m., sulla sponda occidentale del lago omonimo e sulle rive del fiume Reno, presso il confine svizzero. Alla periferia meridionale, oltre la linea di confine, l’abitato si salda con il contiguo centro svizzero ... Adriano IV papa Nicola Breakspear (Langley, presso St. Albany, 1115 circa - Anagni 1159), abate di S. Rufo presso Avignone (1137), creato da Eugenio III card. vescovo di Albano, e nel 1152 legato di Norvegia, fu eletto - unico papa inglese - il 14 dic. 1154, morto Anastasio IV. Di fronte allo spirito autonomistico di ... feudalesimo Insieme di legami personali e politici e poi sistema socioeconomico che caratterizzò l’Europa occidentale medievale. Le sue componenti fondamentali furono l’istituto del feudo e il vassallaggio (➔). 1. Le origini Elementi ‘prefeudali’ si colgono nel Basso Impero romano dove si costituirono, per la ... castello architettura Presso i Romani il castellum era un’opera di fortificazione, generalmente di minore entità rispetto al castrum, lungo i confini dell’Impero. I castello erano temporanei o permanenti: i primi erano semplici ridotte, di forma circolare o quadrangolare, spesso senza baraccamenti per le truppe; ...
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Altri risultati per FODRO
  • fodro
    Dizionario di Storia (2010)
    Nell’Alto Medioevo, il diritto per gli ufficiali pubblici e il sovrano di ottenere dalla popolazione cibo per gli armati e foraggi e biada per i cavalli. Il f. fu acquisito dai poteri locali nei secoli centrali del Medioevo. Nell’età comunale,  il f., riscosso ormai soprattutto in danaro, fu oggetto ...
  • fodro
    Enciclopedia on line
    Nell’alto Medioevo, il diritto (detto anche albergaria) che avevano gli ufficiali pubblici e il sovrano, recatisi in un paese per le loro funzioni, di farsi dare dalla popolazione foraggi e biada per i cavalli.
Vocabolario
fòdro
fodro fòdro s. m. [dal longob. fodr «foraggio»]. – Nell’alto medioevo, il diritto (detto anche albergarìa) di cui godevano gli ufficiali pubblici e il sovrano, che si fossero recati in un paese per le loro funzioni, di farsi dare dalla...
marescalcìa
marescalcia marescalcìa (o marescalchìa) s. f. [der. di marescalco]. – 1. Circoscrizione territoriale affidata al governo di un marescalco. 2. Tributo feudale, derivato da una trasformazione del fodro, che in certi casi gli abitanti di...
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