Tecnica di analisi qualitativa che, a partire dagli anni 1980, ha trovato largo impiego nelle scienze sociali, accanto ai sondaggi e all’analisi testuale. Il f. consiste in riunioni di breve durata alle quali prendono parte da 6 a 12 persone, selezionate in base a criteri sommari di campionamento e inviti, per discutere su un certo tema secondo una scaletta predisposta dai ricercatori. Il dibattito è diretto da un coordinatore (solitamente uno psicologo) che ha anche il compito di promuovere l’interazione fra i partecipanti, nonché di coglierne e interpretarne gli orientamenti, compresi quelli non espressi verbalmente.
Utilizzati nell’ambito del marketing e in pubblicità, soprattutto allo scopo di testare le reazioni dei consumatori di fronte a un nuovo prodotto, i f. sono entrati ormai a far parte anche della strumentazione per l’analisi delle motivazioni e dei comportamenti di voto, nell’intento di valutare gli effetti di impatto che certi messaggi e contenuti di programma esercitano sull’opinione pubblica. Il f. è stato introdotto in Italia, per la prima volta in forma sistematica, durante la campagna elettorale per il rinnovo del Parlamento nel 1994, in particolare dal movimento politico Forza Italia, che si è avvalso dell’esperienza maturata in questo campo dalle società di marketing collegate al gruppo Fininvest.