FOCA imperatore d'Oriente
Centurione dell'esercito bizantino al tempo dell'imperatore Maurizio, fu elevato al trono dalla rivoluzione militare del 602. Gli scrittori bizantini gli dànno quasi costantemente il titolo di tiranno anziché quello d'imperatore, non solo per indicare la sua origine barbarica e l'illegalità del suo avvento, ma anche e principalmente per la rozzezza dei suoi modi e per la sua crudeltà. Inaugurò il suo regno facendo decapitare Maurizio, dopo aver fatto uccidere sotto i suoi occhi cinque dei suoi figli; e da allora tutti coloro che lo minacciarono o solo gli diedero ombra furono trucidati senza pietà. Tale fu la sorte di tutti i superstiti della famiglia di Maurizio. Ma queste condanne non disanimarono i suoi avversarî.
L'Impero sotto F. attraversò uno dei periodi più burrascosi della sua esistenza, oltre che per i torbidi interni, per la guerra che allora scoppiò coi Persiani e che doveva durare per circa venticinque anni. Cosroe, re di Persia, che era legato da vincolì di amicizia con Maurizio, atteggiandosi a vendicatore dell'ucciso, nel 603 invase l'Impero. La sua avanzata fu dapprima favorita da Narsete, comandante dell'esercito bizantino d'Oriente, ribellatosi a F., e dalle agitazioni che turbavano la Siria, la Cappadocia e l'Armenia. In poco tempo i Persiani occuparono da un lato Edessa, Dara, Amida, Hierapolis, Beroea, Antiochia; dall'altro l'Armenia e parte della Cappadocia con Cesarea. Il tiranno, che contro Narsete inviò tre spedizioni riuscendo finalmente a catturarlo, nulla seppe fare per arrestare la marcia dei nemici. E fu questo principalmente che indusse, nel 608, l'esarca d'Africa, Eraclio, a inalberare lo stendardo della rivolta, inviando il nipote Niceta con buon nerbo di truppe nell'Egitto, e il figlio Eraclio, con una flotta, verso Costantinopoli. I nemici di F. si unirono ad Eraclio, il quale, occupate le isole dell'Egeo e i principali porti dell'Anatolia e della Propontide tracia, il 3 ottobre 610 entrò nella capitale, accolto come un liberatore. F., caduto nelle sue mani, fu giustiziato due giorni dopo.
Bibl.: I. Kulakovskij, L'imperatore Foca (in russo): estratto dalle pubblicaz. dell'università di Kiev, fasc. I; R. Spintler, De Phoca Imperatore Romanorum, Jena 1905; S. Vailhé, Exécution de l'Empereur Maurice à Calamich en 602, in Échos d'Orient, XIII (1910), pp. 201-8; A. Pernice, L'imperatore Eraclio, Firenze 1905, capp. 1 e 2, e appendice I.