FLUORITE, o fluorina, spato fluore
Fluoruro di calcio: CaF2; cristallizza nel sistema cubico; classe esacisottaedrica. In cristalli e in masse granulari, spatiche, compatte o zonate per varie colorazioni. Nei cristalli predominano le forme: {100}, {111}, {110}, {210}, {421} e meno frequenti sono le {310} e {710}. Con abito esaedrico (vedi fig. 1) oppure ottaedrico (vedi fig. 2); geminati frequenti secondo la {111} (v. fig. 3) con comparsa sulle facce del cubo di una evidente poliedria dovuta a facce di forme vicinali. Sfaldatura perfetta secondo {111}; fragile. Durezza = 4; peso specifico da 3,01 a 3,18. Da trasparente a translucida; lucentezza vitrea o subadamantina sulle facce del cubo e grassa sulle facce di sfaldatura. Incolora, bianca o variamente colorata in giallo, verde, rosso, rosso-vino, azzurro, violetto e verde-azzurro. Scalfittura e polvere bianche. Rifrazione debole, essendo n per la luce del sodio nelle varietà incolori compreso fra 1,43384 e 1,43394. Nelle varietà colorate n varia con le colorazioni dal giallo al violetto fra 1,43209 e 1,43389. Presenta frequenti anomalie ottiche che non scompaiono per riscaldamento e debbono riferirsi a fenomeni secondarî di tensione interna. Le varietà violette sono spesso fluorescenti apparendo verdi a luce trasmessa; se poi si fa cadere nell'oscurità sopra di esse un raggio di luce bianca esso all'uscita assume una viva tinta violetta. Per riscaldamento diviene fortemente fosforescente. È diatermana e diamagnetica. Per riscaldamento diviene piroelettrica.
La fluorite è molto pura contenendo talvolta solo piccole tracce di cloro. È tuttora incerta la causa delle sue differenti colorazioni. Già fino dal 1816 A. Breithaupt aveva notato che esse si attenuano col tempo e per effetto del calore. Secondo molti autori esse deriverebbero da inclusioni di sostanze idrocarburate: secondo altri da composti di ferro. Talune fluoriti però per quanto intensamente colorate sono perfettamente pure. Attualmente s'invoca l'azione dei raggi catodici, perché sottoponendo all'azione di detti raggi cristalli di fluorite incolori, essi assumono tinte violette.
Fonde a 1230°; in tubo chiuso decrepita violentemente; sul carbone fonde colorando la fiamma in rosso-mattone a sprazzi. Con un eccesso di carbonato sodico sul carbone dà uno smalto bianco difficilmente fusibile. Con sal di fosforo dà la reazione del fluore; con acido solforico svolge acido fluoridrico. Varietà da ricordare sono la Clorofane o Pirosmagardite il cui nome proviene dalla bella tinta verde, la Antozonite così chiamata perché si supponeva, fatto ormai escluso, che contenesse ozono libero, la Ratofkite della Russia che si presenta in masse terrose, soffici, di color azzurro-lavanda, la Bruiachite del Colorado e la Gunnisonite della Scozia. Si trova in vene e talvolta anche diffusa nei graniti, sieniti, porfidi quarziferi, gneiss, micascisti, argilloscisti, gessi, calcari e arenarie. È anche molto frequente come ganga nei filoni metalliferi e prevalentemente in quelli di minerali di piombo, argento, stagno e zinco. Fra le località sono da ricordare il Cumberland, la Cornovaglia, la Scozia, la Sassonia, la Boemia, il Harz, la Norvegia, gli Urali, il Brasile, gli Stati Uniti, ecc. In Italia sono da ricordare le valli di Fassa, di Fiemme e Sugana (Alto Adige); la Val Trompia, la Val di Scalve e la Val Seriana (Lombardia); l'Ossola, Baveno, Alzo, Biella, il Monte Bianco, le Alpi Marittime (Piemonte); Pietrasanta, Loano, l'Isola del Giglio; Messina; Domusnovas, Fluiminimaggiore (Sardegna). Fu pure trovata alla Tolfa e al Monte Somma.
La fluorite è soprattutto adoperata come fondente in metallurgia. Le varietà zonate con belle tinte e con aspetto simile all'alabastro sono usate come pietre ornamentali. Quelle perfettamente incolori vengono attualmente adoperate per la costruzione di lenti apocromatiche in causa del loro basso indice di rifrazione e del loro piccolo potere dispersivo.
Altri fluoruri naturali. - Ittriofluorite. - Fluoruro di calcio e di Ittrio: mCaF2 + nYF3. Cubica; in masse granulari con sfaldatura imperfetta secondo la {111}. Frattura indistinta; fragile. Durezza = 4,5; peso spec. = 3,53-3,56. Trasparente e translucida. Lucentezza vitrea; colore variante dal giallo al giallo-bruno al bruno. Proviene dalla Norvegia settentrionale dove si trova in vene nelle pegmatiti.
Sellaite (dedicata a Q. Sella). - Fluoruro magnesio MgF2. Tetragonale. In piccoli cristalli prismatici. Sfaldatura perfetta secondo {111} e {110}. Frattura concoidale; fragile. Durezza = 5; peso specifico = 3,15 (A. Sella). Trasparente, incolora; lucentezza vitrea brillante. Fonde difficilmente con rigonfiamento; insolubile nell'acqua; decomposta dall'acido solforico con svolgimento di acido fluoridrico. Dà le reazioni del magnesio. Proviene dal ghiacciaio di Gebroulaz in Savoia e dal Vesuvio.
Tysonite. - Fluoruro di cerio, lantanio e didimio (Ce, La, Di) F3. Esagonale; in cristalli prismatici o tabulari o in masse compatte; sfaldatura basale; frattura subconcoidale; fragile; Durezza = 4,5 − 5; peso specifico = 6,12-6,14. Trasparente o translucida; lucentezza vitrea o perlacea; color giallo che tende al brunastro col tempo. Otticamente positiva. In tubo chiuso decrepita; al cannello imbrunisce ma non fonde. Con acido solforico dà acido fluoridrico. Proviene da El Paso (Colorado) e da Finbo nella Svezia.
Criolite (v.).
Chiolite (da χιών "neve" e da λίϑος "pietra"). - Fluoruro doppio di alluminio e sodio: 5Naf•3Alf3. Tetragonale; frequenti geminazioni secondo {111}. Rari cristalli, generalmente in masse compatte. Sfaldatura secondo {001}. Durezza = 3,5-4; peso specifico = 2,99. Lucentezza vitrea, trasparente o translucida. Color bianco-neve. Fusibilissima; in tubo chiuso per riscaldamento prolungato svolge acido fluoridrico; colora la fiamma in giallo; con acido solforico svolge acido fluoridrico. Proviene da Mjask (Monti Ilmen) e da Ivigtut (Groenlandia). La Chodneffite, pure di Mjask, corrispondente alla probabile formula 2NaF•Alf3 è da considerarsi come una varietà di chiolite.
Zamboninite (dedicata a F. Zambonini). - Fluoruro doppio di calcio e magnesio CaF2•2MgF2. In masse mammellonari a struttura fibroraggiata bianche, di peso specifico = 2,98. Le fibre hanno estinzione parallela al loro allungamento. Facilmente fusibile al cannello con rigonfiamento, lasciando in ultimo un residuo con reazione alcalina. Soluzione negli acidi. Proviene dal Vesuvio.
Criolitionite. - Fluoruro di alluminio, sodio e litio; 3NaF•2LiF•2Alf3. Cubico. Sfaldatura distinta secondo {110}; frattura indistinta; fragile. Durezza = 2-3; peso specifico = 2,77. Trasparente e translucida; lucentezza vitrea; incolora, bianca o grigiastra. In tubo chiuso decrepita; facilmente fusibile; debolmente solubile in acqua. Con acido solforico dà acido fluoridrico. Colora la fiamma in rosso giallastro. Proviene da Ivigtut (Groenlandia) e dai monti Urali.
Hieratite. - Fluosilicato di potassio K2SiF6. Cubico. In cristalli ottaedrici e in incrostazioni stalattitiche. Solubile in acqua. Proviene dalle fumarole di Vulcano (Isole di Lipari).
Criptoalite. - Fluosilicato di ammonio: (NH4)2SiF6; in incrostazioni provenienti da alcune fumarole del Vesuvio, associata a salmiaco.
Nocerite. - Fluoruro basico di calcio e magnesio: 2 (Ca, Mg) F2 + (Ca, Mg.)O. Esagonale; in esili cristalli aciculari bianchi. Proviene dai dintorni di Nocera presso Napoli, dove fu trovata con fluorite in alcune bombe vulcaniche. Ad essa sembra siano da riferirsi come varietà la Melanocerite di Arendal (Svezia) e l'incerta Pseudonocerite delle bombe vulcaniche di Vico Equense (Napoli).
Fluocerite. - Fluoruro basico di cerio, lantanio, didimio ed ittrio R2O3 • 4FR3. In tubo chiuso svolge acqua e ad alta temperatura acido fluoridrico. Infusibile al cannello. Proviene da Österby in Svezia.
Prosopite. - Fluoruro basico di calcio e alluminio: Ca (F, OH)22AL (F, OH)3. Monoclino. In cristalli tabulari aggregati e in masse granulari. Sfaldatura secondo {211}; frattura indistinta; fragile. Durezza = 4,5; peso specifico = 2,88. Traspareme e translucida; lucentezza iitrea; incolora o grigia. In tubo chiuso svolge acqua ed acido fluoridrico. Decomposta dall'acido solforico. Proviene da Altenberg (Sassonia), dalle miniere di zinco di Schlaggenwald (Hoorní Slavkov, in Cecoslovacchia) e da S. Peter's Dome presso il Pike's Peak (Colorado).
Fluellite. - Fluoruro idrato di alluminio AlF3 + H2O. Rombico. In cristalli piramidali e in incrostazioni. Durezza = 3; peso specifico = 2,17. Trasparente; lucentezza vitrea; incolora o bianca. Scaldata svolge acqua; decomposta dall'acido solforico. Proviene da Stenna-gwvn (Scozia) e da S. Peter's Dome (Colorado).
Thomsenolite. - Fluoruro idrato di alluminio, calcio, sodio: NaF. CaF2.AlF3 + H2O. Monoclina; in cristalli prismatici talvolta con abito cubico: anche in masse compatte. Sfaldatura perfetta secondo {001) e meno secondo {110}; frattura indistinta; fragile. Durezza = 2; peso specifico = 1,93-2,00. Trasparente o translucida; lucentezza vitrea o perlacea. Incolora, bianca o bianco-rossiccia. La Hagemannite di Ivigtut è una sua varietà. Proviene dalle predette località della Groenlandia e del Colorado e inoltre anche dai Monti Urali e dal Giappone.
Pachnolite. - Fluoruro idrato di composizione simile alla precedente. Monoclino. In cristalli prismatici e piramidali talvolta geminati secondo {100}; sfaldatura difficile secondo {001}; frattura indistinta; fragile. Durezza = 3, peso specifico = 2,93-3. Trasparente o translucida; lucentezza vitrea. Incolora o bianca. Molto fusibile: al cannello decrepita. Decomposta dall'acido solforico. Uguali provenienze della precedente.
Ittriocerite. - Fluoruro idrato di calcio, cerio, lantanio, ittrio, ecc. 5CaF2 • 2RF3 + H2O. In masse compatte o granulari probabilmente cubiche, con sfaldatura indeterminata. Frattura indistinta. Durezza = 4-5; peso specifico = 3,36. Lucentezza vitrea brillante o perlacea. Colore azzurro-violetto chiaro; anche bianco e talvolta rosso-bruno. In tubo chiuso decrepita e svolge acqua. Infusibile al cannello. Decomposta anche dall'acido cloridrico. Proviene da Finbo e da Broddbo (Svezia), dal Maine, dal Colorado e dal Massachusetts. Sono sue varietà la Ittriocalcite, la Ittrioceriocalcite e la Ittriocererite.
Gearksutite. - Fluoruro basico idrato di alluminio e calcio; CaF2 • Al(F. OH)3 + H2O. In masse soffici o terrose costituite da minutissimi cristalli aghiformi con estinzioni oblique. Durezza = 2: colore bianco. Fonde facilmente in uno smalto bianco svolgendo acqua ed acido fluoridrico. Solubile negli acidi. Proviene da Ivigtut dove si trova associata a criolite dalla quale sembra derivare per alterazione. Fu anche trovata a S. Peter's Dome e negli Urali.
Ralstonite. - Fluoruro basico di sodio ed alluminio e magnesio (Na2, Mg)F2 • 3Al(F. OH)3 + 2H2O. Cubico. In cristalli ottaedrici. Frattura indistinta; fragile. Durezza = 4.5; Peso specifico = 2,56-2,62. Trasparente o translucida; lucentezza vitrea. Color bianco-latte o giallo. Talvolta è birifrangente. Proviene dalle già accennate località della Groenlandia e del Colorado.
Da ricordare la presenza, in alcune emanazioni vesuviane, del fluoruro di silicio, SiF4 (Proidonite) e dell'acido fluoridrico (Idrofluorite).
V. tavv. a colori.