fluorescenza
fluorescènza [Der. di fluorite, minerale che presenta naturalmente tale proprietà] [CHF] [FML] Proprietà di alcune sostanze solide, liquide e aeriformi per la quale, allorché sono colpite da una radiazione, riemettono quasi istantaneamente (ritardo minore di 10-8 s) altre radiazioni, la cui lunghezza d'onda dipende da quella della radiazione eccitante e dalla natura della sostanza; è sinon. di luminescenza e si distingue dalla fosforescenza, che prosegue per un tempo molto più lungo (anche parecchi secondi) dalla scomparsa della radiazione incidente: v. luminescenza. ◆ [OTT] F. da raggi X: è quella in cui sia i fotoni eccitatori, sia quelli, di lunghezza d'onda maggiore, emessi nel processo di diseccitazione appartengono al campo dei raggi X. Tecniche che fanno uso della f. da raggi X permettono l'analisi non distruttiva di sistemi con elementi di numero atomico sufficientemente alto (Z>10); per avere un assorbimento di fotoni X sufficientemente alto occorre operare con energie molto vicine ai picchi di assorbimento delle sostanze incognite da rivelare; pertanto si usano sorgenti X con un'alta percentuale di raggi X di Brems-strahlung. I fotoni X assorbiti servono a produrre il necessario effetto fotoelettrico con conseguente emissione di raggi X secondari, di minor energia, caratteristici della sostanza, rivelati mediante contatori proporzionali. Tale tecnica, già ampiamente usata nella metallurgia e nella mineralogia, ha trovato vasta applicazione anche come mezzo d'analisi di reperti archeologici, in partic. metallici e ceramici. ◆ [OTT] F. risonante: si ha quando la frequenza della luminescenza è uguale a quella della luce eccitante (v. luminescenza: III 497 Fig. 3.2.2). ◆ [OTT] F. sensibilizzata: v. atomo: I 308 d.