fluidico
fluìdico [agg. (pl.m. -ci) Der. dell'ingl. fluidic, da fluid "fluido"] [ELT] [MCF] Analogia f.: corrispondenza formale fra grandezze relative a un fluido e grandezze elettriche, mediante la quale la trattazione di dispositivi della fluidica può essere ricondotta a quella di un corrispondente circuito elettrico: per es., definendo come carica f., corrispondente alla carica elettrica, il rapporto qf=V(p/pu), con V volume del fluido, p sua pressione e pu pressione unitaria di riferimento, la capacità f. è definita dal rapporto Cf=qf/p, con ciò stabilendo una corrispondenza fra pressione p e potenziale elettrico o differenza di potenziale elettrico; e così via. ◆ [ELT] [MCF] Circuiti logici f.: servono per controllare una corrente fluida (aeriforme o liquida) operando su essa con le regole dell'algebra booleana in base alle quali operano, su tensioni o correnti elettriche, i circuiti logici elettronici; in base a tale analogia di principio, le denomin. dei circuiti f. sono derivate da quelle dei corrispondenti dispositivi logici elettronici. I dispositivi f. sono caratterizzati da un tempo di funzionamento (dell'ordine del millisecondo) assai maggiore di quelli con componenti elettronici (dell'ordine del nanosecondo), ma presentano una notevole semplicità di costruzione e soprattutto una grande sicurezza di funzionamento e una elevata robustezza meccanica, il che li rende partic. adatti per l'impiego su apparecchiature industriali. Il funzionamento dei componenti f. si basa sul controllo di direzione di una corrente primaria di fluido per mezzo di uno o più getti secondari; essi sfruttano il fatto che (effetto Coanda) la vena fluida di un getto aderisce a una superficie inclinata rispetto alla direzione di uscita del getto, con la formazione in prossimità di questa di un vortice che rende stabile il moto della corrente; se in prossimità dell'uscita viene immesso un altro getto di fluido trasversale si ha l'annullamento del vortice e il distacco della vena fluida dalla superficie inclinata. Il dispositivo schematizzato nelle figg. 1 e 2, con la convenzione che i valori logici 0 e 1 corrispondano, rispettiv., all'assenza e alla presenza della corrente fluida nei condotti di entrata e di uscita, effettua l'operazione logica di inversione: in assenza del segnale d'ingresso x nel condotto a (fig. 1), la sezione semicircolare a destra della sezione di gola b rende stabile il flusso della corrente primaria nel condotto di uscita c; il fluido fuoriesce da d soltanto per tutto il tempo in cui è applicato il segnale di ingresso (fig. 2). Disponendo un secondo ingresso, e, accanto al primo (fig. 3) e prendendo per uscita il condotto d si realizza l'operatore di somma logica (OR); si può ottenere contemporaneamente l'operazione NOR tramite l'uscita dal condotto c. La realizzazione dell'operatore AND di prodotto logico (fig. 4) è alquanto più complessa, richiedendo l'impegno di due invertitori e di un operatore NOR (xlx₂=x-l+-x-₂-); analogamente al precedente, questo dispositivo fornisce all'altra uscita il risultato dell'operazione NAND delle due variabili binarie in entrata. A differenza dei circuiti logici elettronici, la realizzazione pratica di dispositivi che operino contemporaneamente su numerose variabili in ingresso risulta tuttavia notevolmente complicata dal sorgere di moti turbolenti in seno al fluido per eventuali possibili interazioni fra i vari getti di controllo agenti sulla corrente primaria.