SAMPIERI, Floriano
SAMPIERI, Floriano. – Nacque a Bologna intorno al 1360 da Cino di Guidinello e da Giovanna Donati da Imola.
La famiglia paterna era originaria di Castel S. Pietro in Emilia e Cino, cittadino bolognese dal 1378, ebbe sette figli, dei quali Floriano, Giovanni e Cristoforo furono giuristi, mentre Elisabetta sposò Giovanni I Bentivoglio (Frati, 1904, pp. 182 s.).
Emancipato dal padre nel 1374, secondo un’infondata notizia della vecchia erudizione Sampieri sarebbe stato discepolo di Pietro Mattesillani (Panciroli, 1721, p. 184), mentre fu lui a conferire il dottorato a Pietro nel 1412. Presentato il 9 febbraio 1385 da Bartolomeo da Saliceto e Sante Dainesi anche a nome di Francesco Ramponi all’esame privato di diritto civile, Floriano conseguì il dottorato il 23 maggio (Sorbelli, 1938, I, pp. 30, 32 s.); da Lorenzo Pini, anche a nome di Gaspare Calderini e Giovanni Fantuzzi, fu presentato all’esame privato di diritto canonico il 29 giugno 1387 (C. Piana, Nuove ricerche..., 1966, p. 128). Tra gli anni accademici 1385-86 e 1387-88 fu lettore di diritto canonico a Bologna, dove tra gli anni accademici 1387-88 e 1440-41 fu anche lettore di diritto civile con interruzioni (Autographa I.2, 2016, pp. 139-142). Tra i suoi allievi ebbe Angelo Gambiglioni, Antonio Mincucci, Bornio da Sala, Giovanni d’Anagni e il futuro cardinale Domenico Capranica.
Nel 1393 collaborò alla redazione degli statuti e della matricola del collegio dei dottori, giudici e avvocati bolognesi, del quale fu membro; fu aggregato al collegio dei canonisti il 21 agosto 1396 e a quello dei civilisti il 31 dicembre 1397 (A. Sorbelli, Il Liber secretus..., 1938, I, p. LXV). L’ingresso di Sampieri in questi collegi, legati ai centri del potere economico e politico di Bologna, favorì la sua ascesa nella vita pubblica al punto che gli furono affidate magistrature e missioni diplomatiche (Autographa I.2, 2016, pp. 139-142). Nel 1409 fu ambasciatore dello Studio al Concilio di Pisa con Pietro d’Ancarano; nel febbraio del 1418, assieme a Matteo Canetoli e Bartolomeo Manzoli, fu inviato dal Comune a Costanza innanzi a Martino V. Dall’estate del 1423 al dicembre del 1424 insegnò a Siena (Nardi, 2009, p. 98); tra l’agosto del 1432 e il novembre del 1437 fu lettore e promotore di lauree a Ferrara (G. Pardi, Titoli dottorali..., 1901, pp. 15, 17).
Morì a Bologna il 16 aprile 1441 e fu sepolto nella chiesa di S. Domenico. Dalla moglie Giovanna di Matteo Magnani ebbe la figlia Maddalena e il figlio Battista, lettore di diritto civile; lasciò un patrimonio cospicuo (Frati, 1904, p. 129).
Gli scritti di Floriano ne testimoniano l’eccezionale cultura giuridica; le sue argomentazioni, sorrette dalle allegazioni di testi normativi e dottrinali, confermano la fusione dei due diritti (canonico e civile) e delle relative scienze nel sistema unitario dell’utrumque ius. Molti testi attribuiti a Floriano sono inediti (G. Dolezalek, Verzeichnis der Handschriften..., 1972; P.O. Kristeller, Iter Italicum, 1997, p. 209; Autographa I.2, 2016, pp. 142-147), ma la sua fama è provata dalle opere stampate: Super titulo de servitutibus (Milano 1497); Super octavo libro Digestorum (Lione 1521); Super nono libro Digestorum (Napoli 1471; Milano 1497; Lione 1521); Super decimo libro Digestorum (Milano 1497; Pavia 1498 circa; Lione 1521); Super vigesimo secundo libro Digestorum (Napoli 1475; Milano 1497; Lione 1521). Nel 1492 furono edite separatamente a Bologna dal pronipote Girolamo Sampieri la Lectura super titulis de legatis et fideicommissis e tre Disputationes, confluite tra le Disputationes diversorum doctorum (Pavia 1511, s.n.c.; Pavia 1517, cc. 141ra-156vb); nel 1576 furono stampati congiuntamente a Bologna i Commentaria in Primam et Secundam Digesti Veteris Partes, i Commentaria in tres Secundae Infortiati titulos de legatis, le tre Disputationes e ventisei Consilia.
Allegationes e consilia rilasciati o sottoscritti per adesione da Sampieri furono inseriti nel liber consiliorum di Giovanni e Gaspare Calderini rielaborato da Domenico da S. Gimignano (Lione 1550, rub. De locato, n. 2, c. 32va; rub. De testamentis, n. 22, c. 40rb-va), altri tra i Consilia di Martino Garati (Novara 1568, n. 27, pp. 73-82), Raffaele Raimondi e Raffaele Fulgosio (Venezia 1575, n. 7, cc. 4va-9ra; n. 105, cc. 53vb-54ra; n. 122, cc. 62vb-63va), Paolo da Castro (I, Venezia 1580, n. 279, cc. 137va-138ra; III, 1581, n. 48, cc. 39vb-40ra) e Pietro d’Ancarano (Venezia 1585, n. 166, c. 84ra-b; n. 359, cc. 190vb-191ra; n. 371, cc. 197va-198ra; n. 386, cc. 205va-206rb). Un consilium sottoscritto da Sampieri fu edito da Giovanni Battista Ziletti (Responsorum quae vulgo consilia vocantur..., I, Venezia 1568, n. 93, c. 98va-b), un altro da Battista Marzianesi (Responsorum seu consiliorum ad diversas causas..., I, Venezia 1573, n. 16, c. 45rb-vb). Il 5 luglio 1404, con Bartolomeo da Saliceto, Giacomo Isolani e Giovanni Canetoli, Sampieri rilasciò a Bologna un consilium per il Comune di Savona sull’interpretazione di convenzioni vigenti con il Comune di Genova (I Registri della Catena..., I, a cura di D. Puncuh - A. Rovere, 1986, pp. 369-379).
Fonti e Bibl.: G. Pardi, Titoli dottorali conferiti dallo Studio di Ferrara nei sec. XV e XVI, Lucca 1901, pp. 15, 17; Chartularium Studii Bononiensis, I, Bologna 1909, ad ind., XIII, 1940, ad ind.; U. Dallari, I rotuli dei lettori legisti e artisti dello Studio bolognese dal 1384 al 1799, IV, Bologna 1924, ad ind.; A. Sorbelli, Il Liber secretus iuris caesarei dell’Università di Bologna, I-II, Bologna 1938-1942, ad ind.; C. Piana, Nuove ricerche su le Università di Bologna e di Parma, Firenze 1966, ad ind.; G. Dolezalek, Verzeichnis der Handschriften zum römischen Recht bis 1600, III, Frankfurt am Main 1972, ad nomen; C. Piana, Nuovi documenti sull’Università di Bologna e sul Collegio di Spagna, Bologna 1976, ad ind.; I Registri della Catena del Comune di Savona, I, a cura di D. Puncuh - A. Rovere, Roma 1986, pp. 369-379; G. Minnucci - L. Košuta, Lo Studio di Siena nei secoli XIV-XVI, Milano 1989, ad ind.; A.L. Trombetti Budriesi, Gli statuti del collegio dei dottori, giudici e avvocati di Bologna (1393-1467) e la loro matricola fino al 1776, Bologna 1990, pp. 21 s., 106, 180; P.O. Kristeller, Iter Italicum. A cumulative index, Leiden 1997, p. 209.
G. Panciroli, De claris legum interpretibus, Lipsiae 1721, ad ind.; G. Fantuzzi, Notizie degli scrittori bolognesi, VII, Bologna 1789, pp. 301-305; L. Frati, Storia documentata di Castel S. Pietro dell’Emilia, Bologna 1904, ad ind.; T. Diplovatazio, Liber de claris iuris consultis, a cura di F. Schulz - H. Kantorowicz - G. Rabotti, in Studia Gratiana, 1968, vol. 10, ad ind.; P. Denley, Commune and Studio in Late Medieval and Renaissance Siena, Bologna 2006, ad ind.; P. Nardi, Maestri e allievi giuristi nell’Università di Siena, Milano 2009, ad ind.; C.A.L.M.A., III, Firenze 2011, pp. 361 s.; Autographa I.1: Giuristi, giudici e notai (sec. XII-XVI med.), a cura di G. Murano, Bologna 2012, ad ind.; Dizionario biografico dei giuristi italiani, diretto da I. Birocchi et al., I, Bologna 2013, p. 880; Autographa I.2: Giuristi, giudici e notai (sec. XII-XV), a cura di G. Murano, Imola 2016, ad ind.; copie digitali di edizioni incunabole di opere di Floriano sono sul sito: http://data.cerl.org/ istc/_search?query=florianus+de+sancto+petro&from=0&size=10&mode=default&sort=default (21 agosto 2017).