PEPE, Florestano
Generale, fratello di Guglielmo (v.), nato a Squillace, in Calabria, il 4 marzo 1778, morto a Napoli il 3 aprile 1851. Fece gli studî nel collegio militare della Nunziatella e nel 1796 ne uscì ufficiale nel reggimento dei fanti di Borgogna. Subito dopo partecipò alla spedizione di Tolone contro la Francia repubblicana, quindi a quella di Lombardia nelle truppe napoletane inviate in aiuto degli Austriaci contro il Bonaparte. Invaso dallo Championnet il regno di Napoli e fuggito il Borbone in Sicilia, il P. fu tra i più caldi fautori delle idee democratiche, e, nominato al comando di una compagnia di granatieri, combatté contro le orde reazionarie in Terra d'Otranto e ad Andria fu ferito e fatto prigioniero. Liberato dopo la pace di Firenze (26 marzo 1801), visse alcun tempo in Calabria, e in esilio a Malta e in Francia. Tornato a Napoli nel 1806, fu ammesso nell'esercito del nuovo re Giuseppe Bonaparte, poi di quello di Gioacchino Murat col grado di maggiore. Nel 1808 e fino al 1811 militò in Spagna come capo di Stato maggiore del Suchet, e parteGipò agli assedî di Tarragona e di Valenza. Tornato a Napoli, fu subito addetto al corpo d'esercito napoletano andato a combattere in Russia (26 aprile 1812), in qualità di generale di brigata, segnalandosi per atti di valore durante la ritirata; restituitosi in patria, invano consigliò il re Gioacchino di non ribellarsi al cognato imperatore. Incaricato di sedare in Abruzzo una sollevazione dei carbonari, riuscì nell'intento. Nel 1815 fu dapprima tenuto in disparte, poi chiamato a guerreggiare contro gli Austriaci nel conflitto che si conchiuse con la disfatta di Tolentino. La reazione non lo perseguitò, ché anzi durante il breve periodo costituzionale del 1820 fu della Giunta di governo, poi incaricato di sedare la rivoluzione in Sicilia, infine chiamato, sia pure di controvoglia, al comando dello Stato maggiore nella guerra contro gli Austriaci, che terminò con il disastro di Rieti. Da allora in poi si ritrasse a vita privata.
Bibl.: F. Carrano, Vita di F. P., Genova 1851; C. Morisani, Ricordi biografici del generale F. P., Reggio Calabria 1892.