FLORA (Flora)
Divinità propria dell'ambiente italico e romano, della quale restano varie testimonianze sia epigrafiche che letterarie, mentre mancano sicure documentazioni iconografiche. Plinio (Nat. hist., xxxvi, 23) riferisce che. a Roma negli Horti Serviliani erano, opere di Prassitele, Flora, Trittolemo e Cerere. È molto probabile che quella che Plinio chiama F. sia stata in realtà una Persefone, ma sia che si tratti di una errata interpretazione dello scrittore o di una più generica denominazione della statua presso i Romani, sia di un rifacimento della statua per ridurla a F., certo è che conviene dedurre dal passo che per il tipo o per un tipo di F. i Romani scelsero quello preesistente di Persefone. Non potevano mancare rappresentazioni di F. nelle arti figurative; una base trovata a Roma portava una statua di F., come si ricava dalla iscrizione (C. I. L., vi, 30867), e la testa di F. è raffigurata sulle monete di C. Servilio (circa 63 a. C.) e forse anche su quelle di C. Clodio Vestale (43 a. C). Ma i varî tentativi di identificare F. nelle statue romane che abbiamo sono o ipotetici o arbitrari.
Bibl.: H. Steuding, in Roscher, I, c. 1483 ss.; U. Pestalozza, in Diz., III, p. 161 ss., s. v.; G. Wissowa, in Pauly-Wissowa, VI, 1909, c. 2747 ss., s. v.; J. Overbeck, Schriftq., n. 1198; S. Ferri, Plinio il Vecchio, Roma 1946, p. 321.