FLESSINGA (ol. Vlissingen; A. T., 44)
Città dell'Olanda, sull'isola di Walcheren, che fa parte della provincia della Zelanda, con 21.433 abitanti (1929). È un importante porto commerciale e militare sulla Schelda occidentale, che in questo punto ha una larghezza di 4250 m. È stazione terminale della linea ferroviaria Rozendaal-Flessinga e punto di partenza della linea marittima Flessinga-Folkestone (Inghilterra). Ha un importante cantiere navale e i suoi commerci sono molto attivi. Tutti i monumenti della città andarono distrutti nel bombardamento del 1809. (V. tavv. CXV e CXVI).
Storia. - La città ripeterebbe le sue origini da un traghetto per le Fiandre già esistente nel sec. VII; tuttavia il primo documento dove Flessinga viene nominata data dal 1198. Verso il 1300 ottenne diritti di città dal conte Floris V di Olanda. La pesca delle aringhe e il commercio ne fecero presto una città florida. Per la posizione strategicamente importante, le fortificazioni furono rinforzate a diverse riprese, l'ultima volta da Napoleone. Nel 1556 a Flessinga si imbarcò per la Spagna Carlo V, dopo l'abdicazione di Bruxelles; nel 1559 vi s'imbarcò Filippo II, per non tornare più nelle Fiandre. Nel 1572 Flessinga fu, insieme con Veere, la prima città neerlandese che si liberò dal giogo spagnolo. Impadronendosi delle navi destinate per Anversa, conquistando parecchie città della Zelanda e anche della Fiandra, i cittadini si arricchirono e recarono gravi danni agli Spagnoli. Dal 1585 al 1615 Flessinga fu occupata da forze inglesi come pegno per l'aiuto dato da Elisabetta agli Stati. Nel 1809 una flotta inglese, che scortava una spedizione destinata a impadronirsi di Anversa allora in potere di Napoleone, bombardò la città che capitolò il 16 agosto; me le operazioni inglesi contro Anversa fallirono.
Bibl.: W. Larid Clowes, Royal Navy, IV, Londra 1900; C. Randaccio, Storia navale universale, II, Roma 1891, p. 276.