Di Flegra, antico nome della penisola calcidica di Pallene.
Il nome di Campi F. fu dato dai primi coloni greci alla regione vulcanica della Campania dove essi localizzarono la sede della mitica battaglia fra i giganti e gli dei, che più antiche tradizioni collocavano nella penisola di Pallene. La regione è costituita dai rilievi vulcanici che si estendono a O di Napoli, fra il fiume Sebero a E e il Monte Cuma a O; l’appendice più meridionale termina nel Capo Miseno. L’attività vulcanica ha dato luogo in epoca storica alla formazione del Monte Nuovo, a O di Pozzuoli (eruzione del 1538), ed è tuttora presente con solfatare, mofete e sorgenti termali. Accentuati i fenomeni bradisismici. I centri principali sorgono ai margini meridionale (Bacoli, Baia, Pozzuoli), orientale (Napoli) e settentrionale (Marano). L’economia della regione è fondata sull’attività di alcuni grandi complessi industriali (industrie metalmeccaniche, cementifici), sull’agricoltura e sul turismo. Molto articolata la rete delle comunicazioni stradali e ferroviarie.
Il nome di Campi F. era limitato da Strabone e Plinio al solo territorio di Cuma. In tempi recenti si è voluto estenderlo dalla sezione continentale sopra descritta a una sezione insulare (Ischia, Vivara, Procida, Nisida) dotata della medesima struttura geologica (in prevalenza tufi e pozzolane).