• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

CARISIO, Flavio Sosipatro

di Gino Funaioli - Enciclopedia Italiana (1931)
  • Condividi

CARISIO, Flavio Sosipatro (Flavius Sosipater Charisius)

Gino Funaioli

Grammatico, che dovette scrivere verso la metà del sec. IV d. C.: è probabile che in Costantinopoli succedesse nel 358 al grammatico Euanzio allora morto. L'opera sua, pur mutila e ridotta com'è - completi sono dei cinque libri solo il secondo e il terzo - e senza nessuna originalità, ha notevole importanza per noi, proprio perché mera compilazione, e assai aderente anche nella forma alle fonti: in parecchi punti ci riconduce alla miglior tradizione degli studî grammaticali (v. grammatica), in prima linea a Remmio Palemone (v.). L'Ars è costruita sullo schema abituale delle grammatiche romane, per quanto la fusione dei singoli elementi non sia molto organica. Tra le fonti di Carisio c'è Cominiano, che rappresenta una recensione delle grammatiche scolastiche anteriori, e Giulio Romano. Nella grammatica di C., accanto a questioni strettamente morfologiche, si considerano pure questioni sintatiche.

Manoscritti ed edizioni: Edizione principe, di I. Pierius Cyminius (Napoli 1532); codice principale, il Napoletano Bobbiense, IV A 8, secoli VII-VIII; importanti anche un frammento del Parigino 7560, sec. XI e gli estratti del Parigino 7530, sec. VIII, un altro frammento del Gundermann ora venuto alla luce e il codice perduto del Cauchius (Barwick, in Hermes, LIX, 1924, p. 323 segg.). Varie edizioni prima del Keil, Grammatici latini, I, Lipsia 1857. Completamente nuovo oggi il Barwick (Lipsia 1925) che dà più ampio materiale (p. 387 segg.) e fissa su più solide e vaste basi il testo.

Bibl.: Oltre quella registrata nell'ed. cit. del Barwick, v. per questioni particolari: H. Usener, in Kleine Schriften, II, Lipsia 1913, p. 173; J. Tolkiehn, in Berl. phil. Wochenschrift, 1910, p. 1055, e in Cominianus, Lipsia 1910; K. Barwick, Remmius Palaemon, Lipsia 1922, passim; Mayor, in Class. Rev., XXIV (1910), p. 241.

Vedi anche
Catullo, Gaio Valerio Poeta lirico latino (n. Verona 84 a. C. circa - m. non prima del 54). Di agiata famiglia, andò a Roma appena indossata la toga virile e fu accolto nell'alta società e nei circoli letterarî più noti. Fu ben fornito di ricchezze con una casa a Verona e a Roma, una villa a Sirmione sul Garda, un'altra fra ... Catóne, Marco Porcio, detto il Censore Uomo politico (234-149 a. C.) dell'antica Roma. Nacque a Tuscolo da una famiglia di agricoltori; combatté con onore nella seconda guerra punica; questore nel 204, si adoperò a trasportare in Africa l'esercito di Scipione; pretore nel 198 in Sardegna, riparò i danni arrecati dai suoi predecessori. Nel ... Augusto, Gaio Giulio Cesare Ottaviano Primo imperatore romano (Roma 63 a.C. - Nola 14 d.C.). Fondatore dell'Impero romano, la sua opera chiuse definitivamente la crisi della repubblica, ormai inadeguata a reggere lo stato attraverso l'oligarchia senatoria, sostituendo un regime monarchico solidamente stabilizzato sull'esercito e sul dominio ... Costantinopoli (gr. Κωνσταντινούπολις) Città fondata dall’imperatore Costantino sul luogo dell’antica Bisanzio nel 330. Capitale dell’Impero bizantino fino al 1453 quando fu conquistata dai Turchi; da allora prevalse il nome İstanbul (➔). religione Editto di C. Emanato da Teodosio I l’8 novembre 392, mirava alla completa ...
Tag
  • COSTANTINOPOLI
  • GIULIO ROMANO
  • LIPSIA
Altri risultati per CARISIO, Flavio Sosipatro
  • Arcàdio Carìsio, Aurelio
    Enciclopedia on line
    Giurista romano (sec. 4º d. C.) della decadenza, forse dell'età di Costantino, sotto il quale pare sia stato magister libellorum. Scrisse tre libri singulares: De testibus, De officio praefecti praetorio, De muneribus civilibus, ricordati nel Digesto.
Vocabolario
flavo
flavo agg. [dal lat. flavus], letter. – Di colore giallo, biondo: Verde smeraldo, con f. iacinto (Ariosto); tra la chioma flava Fioria quell’occhio azzurro (Carducci).
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali