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Giuliano, Flavio Claudio (detto l'Apostata)

Dizionario di filosofia (2009)
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Giuliano, Flavio Claudio (detto l’Apostata) Imperatore romano, filosofo e letteraro (Costantinopoli 331 d.C


Maranga, presso Tesifonte, Persia, 363). Figlio di Giulio Costanzo e di Basilina, fu col fratello Gallo superstite della strage operata alla morte di Costantino su tutti i discendenti maschi di Costanzo Cloro. Morto Gallo nel 354, fu nominato Cesare da Costanzo II nel 355. Nel 360 a Parigi fu acclamato Augusto dai soldati e marciò verso l'Oriente; mentre si preparava a resistergli, Costanzo morì (361). Morì nel 363 combattendo contro i Persiani. Imperatore dallo spirito acuto, filosofo e letterato, è autore di due opere importanti nella storia del neoplatonismo: l’inno Ad Helios re e l’inno Alla madre degli dei. Nel primo, riprendendo temi già presenti negli Oracoli caldaici, in Plotino e soprattutto nel trattato Sul Sole di Porfirio, G. interpreta il culto solare sviluppatosi nei territori dell’Impero a partire dall’età dei Severi e culminato in Aureliano, alla luce delle complesse gerarchie divine di Giamblico, distinguendo un Sole trascendente – assimilabile all’Uno – dal Sole visibile, di cui il Sole trascendente è fonte e radice. Nel secondo inno G. sviluppa la classica interpretazione neoplatonica del mito di Attis. L’autoevirazione di Attis (nel mito frutto della pazzia suscitata dalla gelosia della Grande Madre, offesa dall’interesse di Attis verso una ninfa) simboleggia il momento in cui il flusso di energia creativa delle intelligenze superiori trova il necessario limite, ritornando presso la propria fonte (la Grande Madre). Questa versione filosofica del culto della Grande Madre (una divinità presente a Roma fin dai tempi della seconda guerra punica, e della quale G. stesso ricostruisce le origini) verrà ripresa dal filosofo neoplatonico Sallustio (che G. nominò prefetto d’Oriente e al quale dedicò l’inno Ad Helios re) nell’opera Sugli dei e il mondo e soprattutto da Proclo, in partic. nel commento al Cratilo platonico. Altra opera importante di G. è il trattato Contro i Galilei, che possediamo solo in parte e che – insieme ai caratteri generali della sua politica di restauratore del paganesimo – spinse i cristiani a chiamarlo l’Apostata, termine con cui è per lo più conosciuto ancora oggi.

Vedi anche
Costanzo II imperatore Costanzo II (lat. Flavius Iulius Constantius) imperatore. - Figlio (Sirmio 317 - Tarso 361) di Costantino: fu nominato Cesare nel 323 o nel 324, nel 337 imperatore insieme ai fratelli Costantino II e Costante I con il comando sulle province orientali. Combatté con scarso successo i Persiani, guidati ... Gioviano (lat. Flavius Iovianus). - Imperatore romano (Singiduno 331 circa - Dadastana, Bitinia, 364 d. C.). Alla morte di Giuliano fu acclamato imperatore dall'esercito (363). Concluse indecorosamente la guerra col re dei Persiani Sapore II, firmando un trattato con cui abbandonava i territorî intorno al Tigri ... Ammiano Marcellino (lat. Ammianus Marcellinus). - Storico latino, nato in Antiochia da famiglia greca, forse tra il 332 e il 335 d. C. Divenuto aiutante del magister equitum Ursicino, lo seguì a Milano, a Colonia, in Gallia, alla corte imperiale di Sirmio, e partecipò alle guerre contro i Persiani; salvatosi dall'assedio ... Marco Dìdio Giuliano Dìdio Giuliano, Marco (lat. M. Didius Severus Iulianus). - Imperatore romano (Milano 133 - Roma 193). Iniziò la sua carriera al tempo di Marco Aurelio che lo protesse; già governatore di varie province, quando (193) Pertinace fu ucciso dai pretoriani, offerta ad essi una cospicua somma, fu proclamato ...
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  • IMPERATORE ROMANO
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  • NEOPLATONISMO
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    (Flavius Claudius Iulianus) Giuliano detto l’Apostata (Flavius Claudius Iulianus) Imperatore romano (Costantinopoli 331 d.C.-Maranga, presso Ctesifonte, 363). Figlio di Giulio Costanzo e di Basilina. Scampato insieme al fratellastro Costanzo Gallo alle stragi di Costantinopoli del 337, di cui furono ...
  • Giuliano l'Apostata
    Enciclopedia on line
    Imperatore romano (Costantinopoli 331 d. C. - Maranga, presso Ctesifonte, Persia, 363), figlio di Giulio Costanzo e di Basilina. Scampato insieme al fratellastro Costanzo Gallo alle stragi di Costantinopoli del 337, di cui furono vittime il padre e la maggior parte dei parenti, G. fu educato a Nicomedia ...
  • Giuliano l'Apostata
    Enciclopedia Dantesca (1970)
    Secondo un'ipotesi avanzata dal Bergmann (citato in bibl.), l'ombra di colui / che fece per viltade il gran rifiuto (If III 59-60) sarebbe quella dell'imperatore romano G. l'Apostata (nato a Costantinopoli il 331 d.C., acclamato Augusto nel 360, morto in Persia nel 363), che avrebbe rifiutato la derivazione ...
  • GIULIANO l'Apostata, imperatore
    Enciclopedia Italiana (1933)
    GIULIANO (Flavius Iulianus Augustus) l'Apostata (ἀποστάτης; anche ταραβάτης "trasgressore"), imperatore Alberto Pincherle Figlio di Giulio Costanzo (nato dal matrimonio di Costanzo Cloro con Teodora) e di Basilina (figlia di Giulio Giuliano, prefetto del pretorio sotto Licinio e probabilmente console ...
Vocabolario
apòstata
apostata apòstata s. m. e f. [dal lat. tardo apostăta, gr. ἀποστάτης] (pl. m. -i). – Chi commette apostasia: a. dalla religione, dall’ordine, ecc.; Giuliano l’Apostata, imperatore romano.
clàudio
clàudio agg. [dal lat. Claudius]. – Appartenente o relativo alla gente romana dei Claudî (collettivamente gente Claudia, lat. gens Claudia), o in partic. all’imperatore Claudio (10 a. C 54 d. C.): leggi c., leggi dell’imperatore Claudio,...
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