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SCALA, Flaminio

di Fausto Nicolini - Enciclopedia Italiana (1936)
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SCALA, Flaminio

Fausto Nicolini

Attore-autore. Le prime notizie certe di lui cominciano nel 1600, anno in cui recitava a Lione. Nel 1601 era a Parigi con la compagnia degli Accesi, con la quale si recò poi in Fiandra e in Brabante. Nel 1606 si trova a Mantova alla corte dei Gonzaga, donde nel 1611 passò a quella di don Giovanni de' Medici, insieme con la compagnia dei Confidenti, di cui fu primo attore e direttore. Mancano notizie sicure di lui dopo il marzo 1621, data d'un suo breve carteggio con l'anzidetto don Giovanni de' Medici (v. anche arlecchino).

Incomparabile nelle parti d'innamorato, assunse sul teatro il nome di Flavio (tramandato dal Ruzzante), specchio degl'innamorati, bello, galante, poeta, musicista, gentile come un cortigiano, attillato come uno Spagnolo, fortunatissimo con le donne e per tutto ciò conquistatore di Fiorinetta. Pubblicò nel 1611, presso il Pulciani di Venezia, con prefazione dell'altro celebre attore Francesco Andreini, dedica al conte Girolamo Riario e poesie ultraelogiative di varî versificatori del tempo, tra cui l'Achillini, Il Theatro delle favole rappresentative, overo la Ricreatione comica boschereccia e tragica. Prima raccolta di scenarî che si conosca (dai Discorsi di Massimo Troiano, pubblicati nel 1568, non si ricava se non la trama di uno scenario solo), essa contiene, ripartiti in cinquanta "giornate", gli scenarî seguenti: Li duo vecchi gemelli; La fortuna di Flavio; Le burle d'Isabella; Flavio tradito; Il vecchio geloso; La creduta morta; La finta pazza; Il marito, ripubblicato da E. Petraccone (v. bibl.); La sposa; Il capitano; Il cavadente; Il dottore disperato; Il pellegrino finto amante; La travagliata Isabella; Lo specchio; Li tragici successi; Li tre fidi amici; Li duo fidi notari; Il finto negromante; Il creduto morto; Il portalettere; Il finto Tofano; La gelosa Isabella; Li tappeti alessandrini (ripubblicato dal Petraccone); La mancata fede; Flavio finto negromante; Il fido amico; Li finti sevi; Il pedante; Li duo finti zingari; Li quattro finti spiritati; Il finto cieco; Le digratie di Flavio; Isabella astrologa; La caccia; La pazzia d'Isabella; Il ritratto (ripubblicato dal Petraccone); Il giusto castigo; La forsennata prencipessa (ripubblicato dal Petraccone); Gli avvenimenti comici, pastorali e tragici; L'Alvida (ripubblicato dal Petraccone); Rosalba incantatrice; L'innocente Persiana; Dell'Orseida parte prima; Dell'Orseida parte seconda; Dell'Orseida parte terza; L'arbore incantato; La fortuna di Foresta.

Bibl.: A. Bartoli, Scenari inediti della commedia dell'arte, Firenze 1880, introduz.; L. Rasi, Comici italiani, III, Firenze 1905, pp. 512-20; E. Petraccone, La commedia dell'arte, Napoli 1927, pp. 302-49.

Vedi anche
Pier Maria Cecchini Attore (Ferrara 1563 - ivi 1645 circa); recitò con la maschera di Frittellino; fu direttore della compagnia degli Accesi. Fu più volte applaudito con quella maschera, a Parigi (1600-01 e 1608) e a Vienna (1613-14). Pubblicò, tra l'altro, opere contenenti notizie sui teatri e i costumi del tempo. Brighella Maschera della commedia dell’arte e poi della commedia del 18° sec., impersonata dal primo zanni. È il tipo del servo astuto, che nel Settecento si trasforma in un fedele domestico attento agli interessi del padrone. Porta berretto, mantello, giacca e pantaloni bianchi orlati di galloni verdi, cintura ... Cróce, Giulio Cesare Cróce, Giulio Cesare. - Scrittore (San Giovanni in Persiceto 1550 - Bologna 1609). Visse scrivendo alla giornata, in italiano e in bolognese, molti versi, rallegrati da una sana festosità popolare. È considerato il padre della letteratura dialettale bolognese. Deve la fama al Bertoldo (1606), che ebbe ... Ruzzante, Angelo Beolco detto Ruzzante ‹-ƷƷ-› (o Ruzante), Angelo Beolco detto. - Commediografo e attore (Padova 1496 circa - ivi 1542). Figlio naturale di un medico, ebbe un'educazione raffinata; in gioventù scrisse rime d'imitazione petrarchesca che non ci sono giunte. Assai importanti furono l'amicizia e la protezione di Alvise ...
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    Leonardo Spinelli (detto Flavio e Claudione). – Nacque il 27 settembre 1552 da padre di origini romane. Le prime notizie sulla sua attività teatrale risalgono al biennio 1597-98 quando, in età matura, gestì per conto delle compagnie dei Desiosi e degli Uniti i rapporti con le autorità di Genova per ...
  • Scala, Flaminio
    Enciclopedia on line
    Comico dell'arte (m. 1620); a Lione nel 1600, poi a Parigi (1601), con gli Accesi, a Mantova (1606) dai Gonzaga, dal 1611 fu attore e direttore dei Confidenti alla corte dei Medici. Pubblicò Il teatro delle favole rappresentative, ovvero la ricreazione comica, boscareccia e tragica (1611), una grande ...
Vocabolario
Flamìnio
Flaminio Flamìnio agg. [dal lat. Flaminius]. – Relativo all’uomo politico romano Gaio Flaminio, tribuno della plebe nel 232 a. C., console due volte nel 223 e 217, censore nel 220 (per es., la legge F. sulla suddivisione «viritana» dell’agro...
scala
scala s. f. [lat. tardo scala -ae (nel lat. class. soltanto al plur., scalae -arum), der. di scandĕre «salire»]. – 1. Termine generico per indicare varî tipi di strutture fisse o mobili, a scalini o a pioli, che consentono alle persone...
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