SCALA, Flaminio
Attore-autore. Le prime notizie certe di lui cominciano nel 1600, anno in cui recitava a Lione. Nel 1601 era a Parigi con la compagnia degli Accesi, con la quale si recò poi in Fiandra e in Brabante. Nel 1606 si trova a Mantova alla corte dei Gonzaga, donde nel 1611 passò a quella di don Giovanni de' Medici, insieme con la compagnia dei Confidenti, di cui fu primo attore e direttore. Mancano notizie sicure di lui dopo il marzo 1621, data d'un suo breve carteggio con l'anzidetto don Giovanni de' Medici (v. anche arlecchino).
Incomparabile nelle parti d'innamorato, assunse sul teatro il nome di Flavio (tramandato dal Ruzzante), specchio degl'innamorati, bello, galante, poeta, musicista, gentile come un cortigiano, attillato come uno Spagnolo, fortunatissimo con le donne e per tutto ciò conquistatore di Fiorinetta. Pubblicò nel 1611, presso il Pulciani di Venezia, con prefazione dell'altro celebre attore Francesco Andreini, dedica al conte Girolamo Riario e poesie ultraelogiative di varî versificatori del tempo, tra cui l'Achillini, Il Theatro delle favole rappresentative, overo la Ricreatione comica boschereccia e tragica. Prima raccolta di scenarî che si conosca (dai Discorsi di Massimo Troiano, pubblicati nel 1568, non si ricava se non la trama di uno scenario solo), essa contiene, ripartiti in cinquanta "giornate", gli scenarî seguenti: Li duo vecchi gemelli; La fortuna di Flavio; Le burle d'Isabella; Flavio tradito; Il vecchio geloso; La creduta morta; La finta pazza; Il marito, ripubblicato da E. Petraccone (v. bibl.); La sposa; Il capitano; Il cavadente; Il dottore disperato; Il pellegrino finto amante; La travagliata Isabella; Lo specchio; Li tragici successi; Li tre fidi amici; Li duo fidi notari; Il finto negromante; Il creduto morto; Il portalettere; Il finto Tofano; La gelosa Isabella; Li tappeti alessandrini (ripubblicato dal Petraccone); La mancata fede; Flavio finto negromante; Il fido amico; Li finti sevi; Il pedante; Li duo finti zingari; Li quattro finti spiritati; Il finto cieco; Le digratie di Flavio; Isabella astrologa; La caccia; La pazzia d'Isabella; Il ritratto (ripubblicato dal Petraccone); Il giusto castigo; La forsennata prencipessa (ripubblicato dal Petraccone); Gli avvenimenti comici, pastorali e tragici; L'Alvida (ripubblicato dal Petraccone); Rosalba incantatrice; L'innocente Persiana; Dell'Orseida parte prima; Dell'Orseida parte seconda; Dell'Orseida parte terza; L'arbore incantato; La fortuna di Foresta.
Bibl.: A. Bartoli, Scenari inediti della commedia dell'arte, Firenze 1880, introduz.; L. Rasi, Comici italiani, III, Firenze 1905, pp. 512-20; E. Petraccone, La commedia dell'arte, Napoli 1927, pp. 302-49.