FITOTRONE
. Con il termine di fitotrone, riferito, per la prima volta, da F. W. Went (1949) che ne fu l'ideatore, al complesso noto come Earhart Plant Research Laboratory, presso il California Institute of Technology di Pasadena (sigla: Caltech), si intende un più o meno vasto complesso di camere ad aria condizionata per lo studio e la sperimentazione sulle piante: differisce da un ordinario complesso di serre perché: a) consente un controllo fisico dell'ambiente più o meno completo e positivo; b) permette di disporre in ogni momento, simultaneamente, delle condizioni fisiche volute, alle quali assoggettare le piante, e pertanto di effettuare opportuni confronti tra ambienti diversi; c) è fornito di precisi apparecchi di controllo che permettono di determinare e variare le condizioni ambientali all'interno delle serre e delle celle e di rilevare i dati relativi.
Il Caltech disponeva dapprima di un notevole complesso di serre ad aria condizionata, le "Clark greenhouses", le quali dimostrarono che, con l'ausilio di più adatti mezzi, sarebbe stato possibile effettuare ricerche rigorose sulle esigenze climatiche delle piante, su problemi ecologici, su questioni inerenti ai ritmi foto- e termo-periodici nei varî stadî della vita delle piante, ecc. Sul piano pratico, poi, si sarebbe conseguita la possibilità di risolvere, in tempi molto ridotti, problemi, come quelli dell'acclimatazione, la cui investigazione richiede altrimenti diversi anni di sperimen azione.
ll progetto comportava la costruzione di un numero molto elevato di serre e celle speciali, nelle quali si doveva avere la possibilità di creare tutta una varietà di condizioni ambientali prefissate e costanti, cioè tanti climi artificiali, ove seguire l'accrescimento di piante nelle diverse età, controllarne la fioritura e la fruttificazione, rilevare gli effetti dei fattori ed elementi climatici, estendere lo studio di svariati problemi di fisiologia vegetale. La realizzazione del progetto, dovuto, nella impostazione generale, a F. W. Went, richiese la soluzione di numerosi problemi collegati alla ben nota difficoltà di ottenere rigorosa costanza di condizioni ed esattezza di rilevamento di esse; l'aiuto finanziario di H. B. Earhart, che, attraverso l'Earhart Foundation, sostenne le spese di costruzione del f. (407 mila dollari) e di R. A. Millikan, che indusse il Caltech ad assumersi le rilevanti spese di esercizio del Laboratorio, ne permisero l'entrata in funzione.
Il f. di Pasadena incorpora anche le Clark greenhouses ed offre una eccezionale, unica, larghezza di condizioni sperimentali nelle quali lavorare su piante intere, semi, colture di tessuti. Tali condizioni sono assicurate da 20 grandi condizionatori d'aria che possono fornire continuamente aria a diverse temperature e a diversi gradi di umidità relativa e da apparecchiature che permettono il controllo della durata, qualità e intensità della luce, della vorticosità dell'aria, ecc. L'Earhart Lab. dispone di 54 camere, tra serre e celle, oscure o illuminate artificialmente. Le piante per gli esperimenti, coltivate in vasi collocati su speciali carrelli, possono essere rapidamente spostate da un ambiente all'altro. I locali sono in buona parte in condizioni sterili.
Il termine di f. venne in mente al Went perché la camera contenente i pannelli e i quadri di controllo di tutte le apparecchiature, per la sua complessità, suggerì un confronto con quella di un ciclotrone e sincrotro ne.
È evidente che una attrezzatura, come quella descritta, non può non far capo ad un laboratorio di fisiologia e biochimica provvisto degli opportuni mezzi fondamentali di ricerca. È possibile, ovviamente, realizzare fitotroni minori, che offrono un minor numero di condizioni disponibili. Ciò che soprattutto è necessario è di realizzare i presupposti sia per ottenere le condizioni volute, sia per far sì che il rilevamento di esse, agli strumenti di controllo, abbia un alto grado di esattezza. Altri, ma minori, f. sono stati realizzati, dopo quello di Pasadena, a Liegi e a Parigi. In non pochi Istituti, anche italiani (Milano, Firenze, Roma, Portici, ecc.) esistono celle o gruppi di celle climatiche.
Bibl.: F. W. Went, The Earhart plant research laboratory, in Chron. Bot., XII (1950), pp. 91-108; id., The experimental control of plant growth, Waltham, Mass., 1957.