fissione
fissióne [Dall'ingl. fission, che è dal lat. fissio -onis, der. del part. pass. fissus da findere "fendere, spaccare"] [FNC] Reazione nucleare nella quale un nuclide con relativ. alto numero atomico (Z≥90) assorbe un neutrone o anche, ma con minore probabilità, una particella carica pesante (protone, deutone, ecc.) e si scinde in due o, raram., tre (f. ternaria) nuclidi aventi masse dello stesso ordine di grandezza e un certo numero di neutroni, tutti con grande energia, corrispondente al deficit di massa fra il nuclide di partenza e l'insieme di questi frammenti di f., che, fortemente instabili, danno luogo a successivi decadimenti, con liberazione di particelle alfa, elettroni e fotoni; si libera così una notevole energia, ripartita in un gran numero di particelle e radiazioni; per es., la f. del nuclide fissile dell'uranio, 235U, libera in media un'energia di 200 MeV, veramente enorme se si pensa che la f. di 1 kg di tale sostanza libererebbe un'energia pari all'incirca a un terzo di quella prodotta in un anno da tutte le centrali elettriche italiane; per di più, in questa f. si liberano in media 2.5 neutroni, che, in opportune condizioni, danno luogo ad altre reazioni simili, in regime controllato, come nei reattori nucleari a f., oppure in regime divergente, esplosivo, come nelle armi nucleari. La f. dell'uranio fu ottenuta nel 1934 a Roma da E. Fermi e suoi collaboratori, usando neutroni rallentati; fu studiata sistematicamente nel 1938 da O. Hahn e F. Strassmann e fu interpretata teoricamente l'anno seguente da R. Frisch e L. Meitner, ai quali si deve il nome f.: v. fissione nucleare: II 630 c. ◆ [FNC] F. bimodale: v. fissione nucleare: II 634 e. ◆ [FNC] F. fredda: v. fissione nucleare: II 634 e. ◆ [FNC] F. iterate: v. reattori nucleari a fissione, fisica dei: IV 754 d. ◆ [FNC] F. spontanea: quella cui possono dare luogo, ma molto raram., nuclidi fissili; per es., in 1 g di 235U si hanno in media 3 10-4 f. spontanee al secondo. ◆ [FNC] F. veloce: quella che si ottiene con neutroni aventi un'energia dell'ordine 102 keV nei reattori nucleari che perciò si dicono reattori veloci: v. reattori nucleari a fissione, fisica dei: IV 753 e, anche per il fattore di f. veloce. ◆ [FNC] Isomeri di f.: v. fissione nucleare: II 634 c.