fisostigmina
Farmaco inibitore dell’enzima colinesterasi, che provoca accumulo di acetilcolina in prossimità delle terminazioni nervose colinergiche. La f. è un alcaloide ottenuto dalla fava del calabar, seme maturo secco di Physostigma venenosum; inizialmente utilizzato per il glaucoma, solo dopo il 1940 fu impiegato nella miastenia grave, insieme ai suoi derivati piridostigmina e neostigmina. Attualmente la f., per la sua breve durata d’azione, è utilizzata in terapia solo nel trattamento dell’intossicazione da atropina e da altri farmaci anticolinergici. L’avvelenamento da f. causa confusione mentale, allucinazioni, convulsioni, areflessia, spesso coma e morte.