FIORI DI LOTO A CROCE, Pittore dei (Lotoskreuzmaler)
Ceramografo corinzio a cui sono state attribuite dal Benson quattro oinochòai e una pyxis. Il nome deriva dall'ornato floreale che separa due sirene, o due sfingi, sulle quattro oinochòai. Due delle oinochòai (Atene, Museo Naz., 302 e Vienna, 351) eran già state avvicinate dal Payne e attribuite al Pittore di Tideo. La decorazione è fredda, manieristica. Gli animali hanno lunghe zampe sottili e corpi troppo esili. L'uso eccessivo delle file di punti bianchi dà loro aspetto teatrale. Il pittore appartiene alla fine della produzione corinzia (570-540 a. C.).
Bibl.: H. Payne, Necrocorinthia, Oxford 1931, pp. 110; 325, nn. 1391-1395 (il n. 4 deve essere corretto in Louvre M N B 1729). Da aggiungere ai vasi elencati (attribuzione Amyx): un'òlpe Filadelfia (Amer. Journ. Arch., 1934, tav. 34, A-B); tre oinochòai al Louvre (E 649; Campana 10486 e 11086); forse New York, Metropolitan Mus. 06.1021.24.