FIORETTI di S. Francesco
Con questo titolo si diffuse nell'ultimo quarto del sec. XIV una raccolta di "miracoli ed esempli divoti" concernenti la vita di S. Francesco (v.) e di alcuni dei suoi compagni. Il testo, dettato nella lingua toscana, con tono schietto e quasi parlato, traduce gran parte degli Actus Sancti Francisci et sociorum eius (ed. di P. Sabatier, Parigi 1902), opera forse di frate Ugolino. Il titolo, prettamente medievale, denota il carattere di florilegio (come i varî Fior di virtù, Fior de' filosofi, ecc.); l'opera è composta di 53 capitoli - di diversa estensione - e per lo più conchiusi in sé nella brevità d'un episodio; il contenuto non ha valore storico, ché la vita, l'azione, la parola del Santo sono trasfigurate da uno spirito di leggenda e di miracolo, conforme al fervore mistico dell'anima francescana. Nei manoscritti i Fioretti sono di solito seguiti da un trattatello sulle Sante stimmate, che non risale a nessun'altra fonte scritta.
Nell'opera si celebrano la carità e l'umiltà del Santo d'Assisi, che nel loro perenne e quotidiano esercizio ritrova la più pura esperienza cristiana. Al di là d'ogni parvenza e d'ogni contingenza, il fedele attinge la luce spirituale con il sacrificio di tutto ciò che non gli appartiene, con l'amore delle cose e delle creature in cui sempre si rivela la provvidenza divina, con la letizia di chi giorno per giorno s'adegua sempre più all'eternità. Il fascino lirico dei Fioretti si sprigiona da questa continua, luminosa, trasparentissima poesia delle cose più semplici, degli atteggiamenti più schietti, delle preghiere più pure, delle parole più ingenue, attraverso cui lo spirito si mette in comunicazione con l'intero creato e può risalire alla contemplazione di Dio.
Bibl.: Per la tradizione dei manoscritti, v. L. Manzoni, Di una nuova ed. dei Fioretti, Bologna 1887, pp. 81-130; per le questioni inerenti alla composizione, v. l'introduzione di A. Della Torre alla sua ediz., Torino 1909; per quelle sul valore come fonte storica, v. M. Faloci-Pulignani, I Fioretti di S. Francesco. Osservazioni, Assisi 1927; per il testo e i caratteri lirici dell'opera v. l'ediz. di M. Casella, Firenze 1926; per le illustrazioni quella di A. Razzolini, San Casciano 1924. Per altre indicazioni v. francesco, San.