fiordaliso
Il termine, uno dei francesismi (fleur de lis) assimilati dalla lingua dei primi secoli con l'usuale senso di " giglio ", compare due volte in D., nella seconda cantica della Commedia.
In Pg XX 86 veggio in Alagna intrar lo fiordaliso, / e nel vicario suo Cristo esser catto, la voce indica figuratamente " i gigli della casa di Francia "; infatti " Ugo Ciappetta [Ugo Capeto] e suo legnaggio sempre portarono il campo azzurro e fioredaliso d'oro, e truovasi che Carlo Magno portò mezza l'arme dello ' mperio, cioè, il campo ad oro e l'aguglia nera, e l'altra metà fioredaliso " (G. Villani IV 4). Il Villani stesso, in un passo famoso (VIII 63) fa posto alle bandiere di Francia nella descrizione del fatto di Anagni: " Sciarra della Colonna con genti a cavallo in numero di trecento, e a piè di sua amistà assai, soldata de' danari del re di Francia, colla forza de' signori da Ceccano, e da Supino, e d'altri baroni... una mattina per tempo entrò in Anagna colle insegne e bandiere del re di Francia, gridando: muoia papa Bonifazio, e viva il re di Francia; e corsono la terra senza contrasto niuno, anzi quasi tutto l'ingrato popolo d'Anagna seguì le bandiere e la rubellazione ".
Più complesso il caso di Pg XXIX 84 ventiquattro seniori, a due a due, / coronati venien di fiordaliso, ove all'interno del termine pare muoversi un'allegoria: in effetti " i ventiquattro setuori... (viginti quattor seniores, Apoc. [4, 4]) sono i ventiquattro libri venerandi del Vecchio Testamento, e il fiordaliso di cui i seniori son coronati ne accenna la purità della dottrina che quei libri professano " (G. Rossetti). Da tenere presenti come suggestioni possibili Canti. 2, 2; 5, 13; Ecli. 39, 19, per l'allegorico senso di purezza connesso al bianco immacolato del giglio.
Bibl. - G. Rossetti, Comento analitico al " Purgatorio " di D.A., a c. di P. Giannantonio, Firenze 1967, 291.