finto-semplice
(finto semplice), agg. (iron.) Solo apparentemente essenziale.
• Eccole qui, le «signore-raggi x sociali, essiccate alla perfezione», come le chiamava Tom Wolfe nel «Falò delle vanità». Arbitre della vita di relazione della classe dirigente americana, prigioniere di un canone estetico che regola e devasta ogni aspetto dell’esistenza: devono essere estremamente ricche ed estremamente magre (mai abbastanza), sempre vestite in modo rutilante o finto-semplice, perfettamente pettinate e truccate, (Maria Laura Rodotà, Corriere della sera, 29 gennaio 2012, p. 35, Eventi) • Recentemente, Francesco Raiano, manager che segue lo sviluppo del licensing di «Peppa Pig» in Italia, ha avuto modo di spiegare che «questo stile finto semplice, i disegni piatti e i dialoghi semplici sono rassicuranti per i bambini. Così come lo è il fatto che possano costantemente ritrovare nelle avventure la propria quotidianità». (Maria Volpe, Corriere della sera, 29 dicembre 2013, p. 38, Spettacoli).
- Composto dagli agg. finto e semplice.
- Già attestato nella Stampa del 12 dicembre 1989, Tutto come, p. 5 (Antonella Amapane), nella variante grafica finto semplice.