finestra
finèstra [Der. del lat. fenestra] [LSF] Con signif. concreto, lo stesso che apertura, fenditura e sim.; figurat., il campo di frequenze o di lunghezze d'onda o di energie in cui un mezzo o un corpo risultano "trasparenti": è tale, per es., la banda passante di un filtro. ◆ [ELT] [INF] Nei sistemi di elaborazione dei dati e in partic. nei sistemi di videoscrittura (per calco dell'ingl. window), area dello schermo nella quale possono essere visualizzati ed elaborati separatamente dati e informazioni diversi da quelli che appaiono in altre aree dello schermo stesso; in partic., parte dello schermo (chiamata anche f. di dialogo) nella quale possono essere visualizzati opzioni e comandi specifici. ◆ [GFS] F. atmosferica: nello spettro di assorbimento dell'atmosfera terrestre, ognuno dei più o meno ampi intervalli di lunghezze d'onda nei quali l'assorbimento è relativ. piccolo e quindi la trasparenza relativ. grande (v. fig.); si distinguono principalmente una grande f. ottica, cioè nel visibile, un'ancora più ampia f. radio, all'incirca per frequenze maggiori di 30 MHz, e altre f. minori: v. radioastronomia: IV 687 f. ◆ [OTT] F. di una fibra ottica: v. tramissione di segnali su mezzi fisici: VI 317 b. ◆ [OTT] F. di un sistema ottico: lo stesso che pupilla d'ingresso del sistema. ◆ [FME] F. schermata: apertura praticata in uno schermo biologico e chiusa con un materiale trasparente alla luce ma opaco alle radiazioni capaci di effetti biologici, per modo che attraverso essa si possa osservare senza danno l'interno di un ambiente con sorgenti di radiazioni pericolose (reattori nucleari, acceleratori di particelle, ecc.). ◆ [ANM] Funzione f.: locuz. che rende l'ingl. window (←) function.